Avventure, duelli in punta di fioretto, intrighi di corte, amori e amicizia. Questo è il mix di elementi che, ancor oggi, rende i Tre Moschettieri una delle opere più amate dal pubblico. Ma si tratta di una storia vera oppure no? Il film del 2023, diretto da Martin Bourboulon, è ispirato al romanzo di Alexandre Dumas.
Nonostante i personaggi del racconto siano inventati, le radici storiche e il contesto della narrazione sono reali e riguardano la Francia del Seicento. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Per chi si stesse chiedendo se il film “I Tre Moschettieri: D’Artagnan” è una storia vera, la risposta è no, ma solo in parte. La pellicola è ispirata a figure storiche reali, immerse in un turbine di finzione letteraria.
Il protagonista D’Artagnan, interpretato da François Civil, trae ispirazione da Charles de Batz de Castelmore, un vero moschettiere guascone, vissuto tra il 1611 e il 1673, al servizio di Luigi XIV.
Il celebre scrittore francese Alexandre Dumas attinse dalle “Memorie di Monsieur d’Artagnan” di Gatien de Courtilz de Sandras, un’opera semi-autobiografica del 1700 che mescola fatti e leggende, per realizzare il suo capolavoro “I Tre Moschettieri”.
I tre moschettieri - Athos, Porthos e Aramis - riflettono personaggi storici come Armand de Sillègue d’Athos, Isaac de Porthau e Henri d’Aramitz, tutti cugini e moschettieri sotto Luigi XIII intorno al 1625-1628.
Eppure, Dumas trasforma questi nobili in eroi avventurosi, inventando duelli epici contro le guardie del cardinale Richelieu e complotti con Milady de Winter, una spia inesistente. Il film cattura fedelmente questa essenza, con scene di battaglia girate in location autentiche come il castello di Pierrefonds, ma amplifica il dramma per un’epica cinematografica.
La Guerra dei Trent’anni, le tensioni tra Luigi XIII e Richelieu sono realmente accadute, ma “Tutti per uno, uno per tutti” è il leggendario motto coniato da Dumas. E proprio questo mix di verità e mito rende il film irresistibile.
“I Tre Moschettieri”, pubblicato nel 1844 sul giornale “Le Siècle”, è un capolavoro del romanzo d’appendice, scritto da Dumas con l’aiuto di Auguste Maquet.
Non un’opera isolata, ma il primo capitolo di una trilogia seguita da “Vent’anni dopo” (1845) e “Il visconte di Bragelonne” (1849-1850).
La trama segue le avventure del giovane guascone D’Artagnan a Parigi, dove sfida a duello Athos, Porthos e Aramis, unendosi a loro contro Richelieu per salvare l’onore della regina Anna d’Austria.
Dumas, maestro del feuilleton, scrive seicento pagine di colpi di scena, furti, assedi a La Rochelle, intrighi di corte e tradimenti di Milady.
Il libro è il più tradotto della letteratura francese, in oltre cento lingue, grazie al suo ritmo serrato, ai dialoghi taglienti e alle avventure mozzafiato. Il film “D’Artagnan” ne riprende la fedeltà, enfatizzando l’amicizia indissolubile e l’astuzia del giovane contro il potente cardinale.
Dalla sua pubblicazione, il romanzo d’avventura di Alexandre Dumas ha riscosso una fortuna incredibile ed è stato fonte di ispirazione per film, serie tv e spettacoli.
Il libro “I Tre Moschettieri” ha infatti ispirato oltre venti adattamenti cinematografici nel corso del tempo, tra film, miniserie e animazioni, superando ogni altro classico scritto dall’autore francese.
Tra i progetti cult ricordiamo “I tre moschettieri” del 1948 con Gene Kelly e “La vendetta di D’Artagnan” di Riccardo Freda (1959).
Negli anni Settanta e Novanta il mito esplode con “I tre moschettieri” (1973) di Richard Lester, “Il ritorno dei tre moschettieri” (1989) Disney e il blockbuster del 1993 con Charlie Sheen e Kiefer Sutherland.
Il 2011 porta “I tre moschettieri” in 3D con Logan Lerman e Orlando Bloom, mentre la Francia offre “La reine Margot” (1994). Nel 2023 i fratelli Bourboulon hanno firmato una trilogia epica: “D’Artagnan” (2023), “Milady” (2025) e il terzo in arrivo, con incassi record.