29 Dec, 2025 - 16:18

La Cina avvia esercitazioni a fuoco vivo intorno a Taiwan: la reazione di Taipei

La Cina avvia esercitazioni a fuoco vivo intorno a Taiwan: la reazione di Taipei

La Cina ha avviato nuove esercitazioni militari a fuoco vivo nei pressi di Taiwan, intensificando la pressione militare sull’isola in un contesto di crescenti tensioni regionali e di rafforzamento delle capacità difensive taiwanesi.

Esercitazioni militari cinesi nei pressi di Taiwan

La Cina ha avviato, il 29 dicembre 2025, esercitazioni congiunte delle unità navali, aeree e missilistiche a fuoco vivo nei pressi dell’isola di Taiwan. Le esercitazioni militari, denominate “Missione Giustizia 2025”, rappresentano un avvertimento alle forze “separatiste” di Taiwan.

Durante queste manovre, Pechino sta simulando un blocco dei principali porti dell’isola, attaccando obiettivi in mare e contrastando possibili interventi di attori internazionali. Il comando militare di Pechino ha dispiegato diverse forze navali e aeree, tra cui cacciatorpediniere, fregate, caccia, bombardieri, droni e razzi a lungo raggio, posizionandole a nord e a sud-ovest dello Stretto di Taiwan. Inoltre, ha svolto esercitazioni di tiro contro obiettivi in mare.

Tra le altre attività di addestramento, sono state effettuate manovre per testare il coordinamento tra forze navali e aeree e le capacità di individuazione e attacco di obiettivi di precisione, sia nelle acque sia nello spazio aereo a est dello Stretto di Taiwan. Le esercitazioni sono destinate a proseguire anche il 30 dicembre.

Reazione di Taiwan

Il Ministero della Difesa taiwanese ha affermato che sono stati rilevati 89 velivoli militari cinesi e 28 unità navali, tra navi da guerra e mezzi della guardia costiera, operanti nelle vicinanze dell'isola.

“Le esercitazioni militari mirate del Partito Comunista Cinese confermano ulteriormente la sua natura di aggressore e di più grande distruttore della pace”, ha affermato il Ministero della Difesa di Taiwan.

Le autorità taiwanesi hanno inoltre dichiarato che le esercitazioni avrebbero interessato oltre 100 mila viaggiatori internazionali, a causa di cancellazioni o deviazioni dei voli.

Tensioni regionali e rafforzamento della difesa taiwanese

Le esercitazioni sono avvenute in un contesto di recenti tensioni tra la Cina e il Giappone. Il primo ministro giapponese, Sanae Takaichi, aveva affermato a novembre che un eventuale attacco cinese a Taiwan potrebbe provocare una risposta militare da parte di Tokyo.

A fine novembre, il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha annunciato uno speciale bilancio di 40 miliardi di dollari che sarà stanziato dal 2026 al 2033 per l’acquisto di armi. Tra i progetti più ambiziosi figura anche il “Taiwan Dome”, un sistema di difesa aerea con capacità di rilevamento e intercettazione di alto livello. Lai mira ad aumentare la spesa dell’isola per la difesa nei prossimi anni.

LEGGI ANCHE