La Procura di Milano indaga per omicidio dopo il ritrovamento del cadavere di una giovanissima donna in via Paruta, nella periferia nord di Milano. La vittima, di cui ancora non si conosce l'identità, dovrebbe avere tra i 25 e i 30 anni ed è stata trovata semivestita, senza documenti. Sul corpo sono presenti lividi, anche sul collo, che, secondo le prime ipotesi, potrebbero non essere necessariamente collegati con l’omicidio. Questo episodio si aggiunge, purtroppo, a una scia di violenza contro le donne che quest’anno continua a segnare il nostro Paese.
Proprio questa mattina si sono svolti infatti i funerali di Anna Tagliaferri, la donna di 40 anni uccisa domenica 21 dicembre a Cava dei Tirreni dal compagno, Diego Di Domenico, poi suicidatosi dopo il delitto. La madre della vittima, rimasta ferita nel tentativo di difendere la figlia, è fuori pericolo. A salutare Anna, vittima di un brutale femminicidio, è stata l’intera comunità cittadina, commossa e sconvolta per la morte di una donna particolarmente conosciuta e apprezzata: Anna era la terzogenita della celebre pasticceria Tirrena, punto di riferimento storico della città.
Il femminicidio di Anna Tagliaferri e la morte della giovane donna trovata oggi a Milano — di cui ancora non si conoscono né l’identità né i dettagli — sono purtroppo solo gli ultimi episodi di una lunga serie che anche quest’anno ha attraversato il nostro Paese.
Secondo l’Osservatorio di Non Una Di Meno, nel 2025 in Italia si sono registrati 81 femminicidi, a cui si aggiungono 70 tentati femminicidi riportati dai media nazionali. Un dato che appare in linea con quanto emerge dal 12° Rapporto Eures sul femminicidio in Italia: dal 1° gennaio al 20 ottobre 2025 sono state 85 le donne vittime di femminicidio.
Questi numeri coincidono anche con le stime elaborate dal Viminale a metà anno e diffuse ad agosto nel Dossier su sicurezza e ordine pubblico: secondo il Ministero dell’Interno, dal 1° gennaio al 31 luglio 2025 in Italia si sono verificati 60 femminicidi, nel 63% dei casi commessi dai partner delle vittime.
Una stima definitiva sarà comunque possibile solo con la pubblicazione dei dati ufficiali del Ministero relativi all’intero anno. Nel 2024 le donne vittime di omicidio sono state 111, di cui 96 uccise in ambito familiare o affettivo; in particolare, 59 sono state assassinate dal partner o ex partner.
Se i trend elaborati dal Viminale a metà anno dovessero essere confermati, in Italia si registrerebbe per il 2025 una lieve diminuzione dei femminicidi (-1,6% nel semestre gennaio-luglio 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
Una notizia positiva, indubbiamente, che tuttavia non toglie che sia ancora lontano l’obiettivo di azzerare la violenza di genere e i femminicidi. Se il numero complessivo di donne vittime di femminicidio appare in diminuzione, è bene notare come siano comunque aumentate le vittime uccise da partner o ex partner (+15,1%), così come la violenza contro le donne straniere (+20%).
In aumento risultano però gli ammonimenti del questore, segnale dell’impegno dello Stato nella prevenzione e, soprattutto, nell’assistenza alle donne che denunciano e chiedono aiuto. All’8 agosto 2025, infatti, risultavano attivi 12.192 braccialetti elettronici, di cui poco meno della metà (5.929) destinati a reati di stalking.