29 Dec, 2025 - 13:03

Le professioni nate oltre l’atmosfera: come cambia il lavoro nella space Economy

In collaborazione con
Ilenia Zambonin
Le professioni nate oltre l’atmosfera: come cambia il lavoro nella space Economy

Negli ultimi anni lo spazio ha smesso di essere un ambito riservato esclusivamente ad astronauti e grandi agenzie governative. La crescita della space economy sta trasformando l’orbita terrestre in un nuovo ecosistema economico, capace di incidere su innovazione tecnologica, sviluppo industriale e nuove opportunità occupazionali.

Un cambiamento che coinvolge anche il mercato del lavoro. Accanto alle professioni tradizionalmente legate all’aerospazio, stanno emergendo nuove figure ibride, in cui competenze scientifiche, digitali e gestionali si intrecciano sempre più spesso.

Un settore che va oltre razzi e missioni scientifiche

Oggi la space economy non riguarda più soltanto il lancio di razzi o le missioni spaziali. Il settore comprende ambiti come le telecomunicazioni satellitari, l’osservazione della Terra, l’utilizzo dei dati satellitari e le applicazioni che vanno dall’agricoltura alla gestione delle città.

In questo scenario, le competenze richieste stanno cambiando rapidamente. Accanto agli ingegneri aerospaziali, le aziende cercano data scientist, analisti geospaziali, esperti di intelligenza artificiale e project manager.

Nuove professionalità tra tecnologia e creatività

Tra le professioni emergenti figurano anche ruoli meno conosciuti ma destinati a crescere. È il caso degli spatial UX designer, professionisti che progettano interfacce digitali pensate per ambienti spaziali, rendendo più intuitive le operazioni svolte in orbita.

Guardando al futuro, si ipotizza inoltre la nascita di nuove attività legate al turismo spaziale, con la conseguente richiesta di figure capaci di unire competenze tecnologiche, organizzative e relazionali.

Il ruolo dell'Italia nello sviluppo della space economy

Anche l’Italia ricopre un ruolo strategico nel settore. Il nostro Paese è oggi il terzo maggiore contributore dell’Agenzia Spaziale Europea e ha stanziato oltre 3 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per programmi legati allo spazio.

Nel 2025 ha preso il via anche la missione LuGRE, realizzata in collaborazione con la NASA, che ha visto l’Italia protagonista nello sviluppo di un payload GNSS avanzato per le future missioni lunari.

Formazione e giovani: le competenze per lo spazio di domani

In questo contesto, la formazione assume un ruolo centrale. Sempre più università italiane stanno ampliando la propria offerta didattica con percorsi dedicati alle professioni dello spazio, integrando competenze scientifiche e digitali.

Un’evoluzione che coinvolge direttamente i giovani, chiamati a confrontarsi con un settore in rapida trasformazione e con opportunità professionali che fino a pochi anni fa sembravano appartenere alla fantascienza.

La space economy sta così ridefinendo il concetto stesso di lavoro del futuro. Lo spazio non è più soltanto un sogno, ma una dimensione concreta in cui innovazione, tecnologia e competenze si incontrano, aprendo nuove prospettive per le prossime generazioni.

A cura di Ilenia Zambonin

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