28 Dec, 2025 - 14:15

Terrorismo, l'allarme di Piantedosi: rete italiana pro-Hamas e lupi solitari minacciano la sicurezza nazionale

Terrorismo, l'allarme di Piantedosi: rete italiana pro-Hamas e lupi solitari minacciano la sicurezza nazionale

Continuano le perquisizioni nelle sedi delle associazioni umanitarie pro-Palestina coinvolte nell'inchiesta della Dda di Genova su presunti finanziamenti occulti ad Hamas, mascherati da aiuti umanitari.

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito misure cautelari contro nove persone, tra cui Mohammad Hannoun, presidente dei Palestinesi in Italia, e tre associazioni come l'Associazione Benefica di Solidarietà col Popolo Palestinese (A.B.S.P.P.) con sede a Genova.

L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia, ha portato al sequestro di circa 1,08 milioni di euro in contanti, computer, dispositivi elettronici e materiale riconducibile a Hamas, tra cui bandiere e opuscol 

Terrorismo, Piantedosi: “Esiste un’area grigia. Bisogna stare molto attenti”

E' di queste ultime ore, infine, anche l'allarme lanciato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi che parla dell'esistenza di “un'area grigia tra i pro-Pal”.

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Questo rischio c'è, è sondato dagli investigatori e bisogna stare molto attenti. Gli arrestati sono personaggi che vanno a costituire quell'area grigia tra quelle che sono iniziative di sostegno alla causa palestinese ma che in realtà qualche volta mascherano attività di vero e proprio sostegno alle azioni terroristiche.”

Ha dichiarato il titolare del Viminale in un'intervista a Qn.

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“Gli arrestati erano persone molto attive nell'ambito delle manifestazioni che ci hanno impegnato nei mesi trascorsi.” 

Ha evidenziato Piantedosi che poi ha lanciato anche l'allarme relativo alla minaccia dei cosiddetti 'lupi solitari'.

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Per questo riteniamo assolutamente necessario rafforzare tutti gli strumenti utili sul piano della prevenzione, a cominciare da quello imprescindibile del rimpatrio dei soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale. Uno strumento di massima prevenzione.

Inchiesta di Genova, scoppia il caso dell'imam di Torino

Questi sviluppi riaccendono i riflettori su Mohamed Shahin, imam della moschea Omar di Torino – non indagato ma citato in intercettazioni con indagati come Hannoun – già destinatario di un decreto di espulsione sospeso dalla Corte d'Appello.

La deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli ha annunciato un esposto in Procura per rivedere l'espulsione, contestando lacune nelle valutazioni giudiziarie precedenti.

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“Inquietante l’arresto di Mohammad Hannoun perché avrebbe finanziato Hamas e perché avrebbe lavorato alla costituzione di una cellula sul nostro territorio. Altrettanto inquietante apprendere che i soldi verso l’organizzazione terroristica partivano anche da Torino, così come trovare, nelle pagine dell’ordinanza, il ricorrere del nome dell’imam Shahin”.

Dichiarano i deputati della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto.

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“Ancora più inquietante è che parte dei fondi partissero da Torino e che nell’inchiesta compaia anche il nome dell’imam Shahin, lo stesso per cui alcuni esponenti dei centri sociali hanno devastato la città. L’Imam Shahin deve essere espulso immediatamente. È indispensabile fare piena luce sui rapporti tra Shahin, la moschea e i principali indagati come Mohammad Hannoun''. 

Ha dichiarato, invece, il deputato di Fratelli d’Italia, Stefano Maullu. 

Picierno (Pd): “Grave errore politico legittimare certe figure”

Le reazioni politiche si intensificano: la maggioranza accusa l'opposizione di centrosinistra di aver legittimato ambienti pro-Pal a rischio, ma emergono anche autocritiche dal Pd.

L'eurodeputata Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo, ha definito "grave errore politico" la frequentazione di figure come Hannoun, confermando su base giudiziaria l'esistenza di una rete transnazionale pro-Hamas. 

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Continuare a frequentare e legittimare certe figure è stato almeno un errore politico grave. Ognuno dovrebbe interrogarsi seriamente sulle proprie responsabilità”.
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