27 Dec, 2025 - 12:02

Orrore a Sant'Antonio Abate, 66enne picchia la moglie e la colpisce con un ferro da stiro: arrestato

Orrore a Sant'Antonio Abate, 66enne picchia la moglie e la colpisce con un ferro da stiro: arrestato

Una serata di festa si è trasformata in incubo ieri, 26 dicembre 2025, a Sant'Antonio Abate, nel Napoletano, dove una 61enne è stata aggredita dal marito di cinque anni più anziano riportando fratture multiple. A dare l'allarme sono stati i due figli della coppia: mentre la donna veniva soccorsa, l'uomo è stato arrestato e portato in carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.  

L'aggressione con un ferro da stiro e altri oggetti in casa

Secondo quanto ricostruito finora, l'aggressione sarebbe iniziata al culmine di una discussione. L'uomo avrebbe colpito la moglie con un ferro da stiro e con un mestolo da cucina, per poi sbatterla con violenza contro lo spigolo del frigorifero davanti agli occhi impotenti dei figli di 31 e 24 anni. 

Quando i carabinieri sono arrivati, allertati dai giovani - che invano avevano tentato di fermare il padre - in casa c'erano sangue, mobili danneggiati, bottiglie e piatti sparsi. Anche l'albero di Natale, addobbato per le feste, giaceva a terra, all'ingresso della camera. 

L'allarme lanciato dai figli presenti e i precedenti violenti

I militari hanno trovato l'uomo in forte stato di agitazione, mentre la donna, stremata e sanguinante, incapace di difendersi, era immobile. I figli avrebbero poi ricostruito una lunga storia di maltrattamenti familiari, con ripetuti episodi di violenza subiti dalla madre. 

L'intervento dei soccorsi e l'arresto del 66enne per maltrattamenti

La vittima è stata soccorsa dal 118 e trasferita al pronto poccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove i medici le hanno riscontrato fratture costali multiple, sia composte che scomposte, oltre ad altre lesioni ancora in corso di accertamento. 

Una volta ricoverata, la 61enne è stata posta sotto osservazione nel reparto di chirurgia. Il marito, arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, è stato invece trasferito in carcere, a disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

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