Un tormentone che nel periodo natalizio non ci stanca mai. Stasera, venerdì 26 dicembre, Italia 1 riapre le porte di Hogwarts con “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, in onda in prima serata con il secondo capitolo della saga, diretto da Chris Columbus.
Mentre ci si prepara a rivedere Harry, Ron e Hermione affrontare uno dei misteri più inquietanti della scuola di magia, vale la pena fermarsi un attimo su quel nodo di trama che dà il titolo al film: perché esiste la Camera dei Segreti, chi l’ha voluta e che cosa rappresenta davvero nel mondo magico?
Rituffiamoci nel film del 2002 dando un'occhiata al trailer:
La Camera dei Segreti è una stanza sotterranea nascosta nei meandri di Hogwarts, costruita nel Medioevo da Salazar Serpeverde, uno dei quattro fondatori della scuola. Venne realizzata di nascosto rispetto agli altri fondatori, pensata come un luogo accessibile solo a lui e ai suoi discendenti, in grado di comprenderne la vera funzione e la sua “vera grandezza”.
Serpeverde, a differenza di Grifondoro, Tassorosso e Corvonero, sosteneva che a Hogwarts dovessero entrare solo maghi di “puro sangue”: questo avrebbe quindi escluso l’accesso ai nati babbani, i figli di non maghi come Hermione, per esempio, spregevolmente chiamati “mezzosangue”.
Quando i contrasti con gli altri fondatori divennero insanabili e fu costretto a lasciare la scuola, decise di lasciare dietro di sé un’eredità oscura: una Camera segreta all’interno dell’istituto, con un mostro che avrebbe “ripulito” Hogwarts dagli studenti ritenuti indegni.
Nel cuore della Camera, Serpeverde nascose un Basilisco, ovvero un serpente gigantesco il cui sguardo può pietrificare o uccidere (se lo si guarda dritto negli occhi), controllabile solo da un Rettilofono, cioè qualcuno capace di parlare la lingua dei serpenti, il serpentese.
In questo modo si assicurò che solo il suo vero erede potesse sfruttare davvero il potere della Camera. Il luogo segreto, quindi, è considerato nel mondo magico una vera e propria “arma razzista” contro chi ha genitori babbani.
Nel film scopriamo che questo erede non è altri che Tom Riddle, ovvero il giovane Voldemort, che aveva già aperto la Camera cinquant’anni prima e la riapre di nuovo attraverso il diario maledetto che possiede Ginny Weasley, la sorella di Ron, il migliore amico di Harry.

Immagine tratta dal film “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, canale "Movieclips".
La minaccia che incombe su Hogwarts (gli studenti pietrificati, i messaggi sui muri, il terrore nei corridoi) nasce proprio da qui, da quel progetto originario di Serpeverde di usare la scuola come filtro di purezza del sangue. La prima grande spiegazione sulle origini della Camera viene data nel film dalla professoressa McGranitt.
Dal punto di vista narrativo, è proprio la Camera dei Segreti che permette al secondo film di passare da semplice avventura scolastica a thriller e giallo investigativo, esplorando il passato di Hogwarts.
Ricollega ciò che Harry vive nel presente a ciò che è accaduto anni prima, tra i racconti su Serpeverde e la vita di Voldemort prima che diventasse il Signore Oscuro.
Il film mostra così che le crepe del mondo magico non nascono solo dall’esterno, ma sono incise nelle fondamenta stesse della scuola.
La Camera viene introdotta come simbolo concreto del pregiudizio verso i nati babbani, un tema che tornerà in forma ancora più cupa nei capitoli successivi della saga e che dice molto sul vero cuore del cattivo della storia, Tom Riddle.
Quando Harry entra nella Camera, affronta il Basilisco e anche l’idea stessa che la magia “pura” valga più di quella “impura”. Proprio qui viene introdotto il primo Horcrux e si consolida il grande legame tra il protagonista e Voldemort.

Immagine tratta dal film “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, canale "Movieclips".