Le elezioni presidenziali in Honduras del 2025 hanno segnato una svolta politica per il paese centroamericano. La vittoria di Nasry Asfura ha aperto una nuova fase politica, caratterizzata da un rafforzamento dell’asse conservatore e da possibili cambiamenti nelle relazioni internazionali dell’Honduras, anche alla luce del sostegno espresso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Nasry Asfura ha vinto le elezioni presidenziali in Honduras. Gli honduregni si sono recati alle urne il 30 novembre 2025 per votare il nuovo capo di stato.
La tornata elettorale è stata segnata da settimane di ritardi nello scrutinio, dovuti a problemi tecnici e accompagnati da accuse di frode.
La corsa alla presidenza del paese centroamericano è stata particolarmente serrata tra due candidati di origine palestinese: Nasry Asfura, esponente conservatore del Partito Nazionale, e Salvador Nasralla, leader centrista del Partito Liberale.
L’autorità elettorale dell’Honduras, il Consiglio elettorale nazionale, ha annunciato che Asfura ha ottenuto il 40,3 per cento dei consensi, superando di misura Nasralla, che ha ricevuto il 39,5 per cento. La candidata del partito di centrosinistra al governo, Libre, Rixi Moncada, ha seguito i due principali contendenti a distanza, con il 19,1 per cento dei voti.
L’insediamento del nuovo presidente è previsto per il 27 gennaio 2026. Il mandato di Asfura si estenderà fino al 2030.
Nasry Asfura si è candidato con un programma incentrato sul sostegno alle imprese, sostenendo che gli investimenti privati siano fondamentali per favorire lo sviluppo e il progresso del paese. La sua agenda politica si concentra principalmente su lavoro, istruzione e sicurezza, indicati come pilastri della crescita nazionale.
In ambito di politica estera, ha inoltre lasciato intendere la possibilità di un cambiamento nelle relazioni internazionali dell’Honduras, ipotizzando l’abbandono della fedeltà a Taiwan e un conseguente riallineamento diplomatico. Ha inoltre promesso di rompere i legami con il presidente venezuelano Nicolas Maduro.
Prima delle elezioni, il presidente americano ha apertamente appoggiato Asfura. "Spero che il popolo dell'Honduras voti per la Libertà e la Democrazia ed elegga Tito Asfura Presidente!", ha scritto Trump su Truth Social. Si è discusso ampiamente del cosiddetto “effetto Trump”, dal momento che il presidente statunitense aveva minacciato di interrompere il sostegno finanziario degli Stati Uniti all’Honduras nel caso in cui Asfura non avesse vinto.
In una mossa considerata sorprendente, Trump ha inoltre graziato l’ex presidente honduregno Juan Orlando Hernandez, che stava scontando una condanna a 45 anni di carcere negli Stati Uniti per traffico di droga e possesso di armi. Pur portando avanti politiche dichiaratamente dure contro il narcotraffico, secondo diversi analisti questa decisione rischia di indebolire la credibilità delle azioni statunitensi nella lotta al traffico di droga.
La vittoria di Asfura è destinata ad aggiungere un ulteriore tassello al blocco conservatore in crescita in America centrale e Sudamerica.
Nasry Juan Asfura Zablah è nato l’8 giugno 1958 a Tegucigalpa, in Honduras. La sua famiglia, di origine palestinese cristiana, è emigrata in America centrale negli anni '40.
Asfura ha studiato per un periodo Igegneria civile presso l’Università Autonoma dell’Honduras ma ha successivamente abbandonato gli studi per intraprendere una carriera nel settore edile.
Negli anni Novanta ha iniziato la sua carriera politica lavorando nelle amministrazioni locali. È stato membro del Congresso dal 2010 al 2014 e ha ricoperto il ruolo di sindaco di Tegucigalpa, sua città natale, dal 2014 al 2022.