La quinta stagione di "Emily in Paris" si è chiusa con un dettaglio che ha sorpreso i fan: un tributo speciale a Diego Borella, assistente alla regia della serie, morto tragicamente durante le riprese a Venezia.
Non era un attore né un volto sullo schermo, ma il suo contributo dietro le quinte è stato fondamentale. Quando l’episodio finale, intitolato "Veni, Vidi, Venezia", ha mostrato la dedica "In memoria di Diego Borella", gli spettatori hanno percepito un momento di commozione autentica.
Un promemoria che dietro ogni scena di moda, romanticismo e caos parigino ci sono persone reali che rendono possibile la magia della televisione.
Diego Borella aveva 47 anni e una carriera ricca e variegata nel mondo dello spettacolo.
Formatosi tra Roma, Londra e New York, non era solo un assistente alla regia: aveva lavorato come assistente di produzione nella celebre serie italiana "DOC - Nelle tue mani" e coltivava interessi artistici nelle arti visive, nella scrittura e nella poesia.
La sua esperienza internazionale e la passione per la narrazione lo hanno reso un membro insostituibile della troupe di "Emily in Paris".
Chi lo conosceva lo descriveva come un uomo brillante, elegante e pieno di umorismo. L’attore e amico Mattia Berto lo ricordava così:
Borella era stato assunto localmente per le scene girate a Venezia, tra il 15 e il 25 agosto 2025, proprio per il contributo artistico e organizzativo che poteva dare alla produzione sul posto.
La scomparsa di Diego Borella è avvenuta il 21 agosto 2025, durante i preparativi per una scena finale all’interno dell’Hotel Danieli, una delle location più iconiche di Venezia, con vista sul Canal Grande.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, Borella è svenuto improvvisamente e, nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale medico presente sul set, è stato dichiarato morto sul posto a causa di un attacco cardiaco improvviso.
La notizia ha sconvolto la troupe e la produzione, che ha immediatamente sospeso le riprese per due giorni, prima di riprenderle il 23 agosto. Un portavoce della Paramount Television Studios ha dichiarato a Variety:
L’atmosfera sul set è cambiata radicalmente: la leggerezza e la vivacità tipiche delle riprese parigine e veneziane hanno lasciato spazio a un silenzio rispettoso, mentre cast e troupe elaboravano il lutto e riflettevano sul contributo unico di Borella.
Il tributo a Diego Borella appare nel finale dell’episodio 10, "Veni, Vidi, Venezia". Dopo i titoli di coda, uno schermo nero con la scritta bianca recita semplicemente: "In memoria di Diego Borella". È un gesto discreto ma potente, che ha commosso spettatori e fan della serie.
Secondo il creatore Darren Star, la dedica ha un significato profondo:
Per gli spettatori abituati a colori vivaci, cappuccini all’aperto e outfit perfetti, quel semplice testo è stato un improvviso richiamo alla realtà: dietro la magia di "Emily in Paris" ci sono persone che lavorano con passione, dedizione e talento, e la cui assenza lascia un vuoto incolmabile.
Diego Borella non era solo un assistente alla regia: era un creativo poliedrico. I colleghi ricordano la sua attenzione ai dettagli, la capacità di organizzare le riprese con calma e precisione, e l’empatia con cui guidava la troupe italiana.
Il suo ruolo a Venezia, oltre a coordinare le scene esterne, comprendeva anche il supporto logistico e creativo, assicurandosi che ogni ciak fosse perfetto.
La sua carriera, infatti, non si limitava al lavoro sul set: Borella era anche appassionato di poesia e racconti per bambini, dimostrando un talento narrativo che andava oltre la telecamera.
La sua presenza ha lasciato un’impronta tangibile nella stagione veneziana di Emily in Paris, rendendo la dedica non solo appropriata ma anche profondamente sentita da tutti.
La dedica ha generato un’ondata di emozioni sui social: fan di tutto il mondo si sono detti "emotional and confused", chiedendosi chi fosse Diego Borella e perché fosse così importante.
Il tributo ha ricordato a tutti che dietro le storie glamour e i drammi romantici ci sono professionisti che spesso restano invisibili, ma senza i quali nulla sarebbe possibile.
Le riprese della quinta stagione, sospese per due giorni, hanno permesso alla troupe di elaborare il lutto e di riprendere con consapevolezza e rispetto.
La scelta di inserire la dedica proprio nel finale, tra gli ultimi titoli, ha fatto sì che Borella sia ricordato come parte integrante della "famiglia" di "Emily in Paris", celebrando la sua vita, il suo talento e il suo contributo artistico.