La Germania deporta primo uomo in Siria dopo 14 anni di stop: svolta post-Assad

La Germania ha effettuato la prima deportazione di un cittadino siriano verso Damasco dal 2011, segnando una svolta nella politica migratoria del paese. Il rimpatrio di un immigrato condannato per reati penali riflette la linea dura del governo guidato dal cancelliere Friedrich Merz, che punta a rafforzare le espulsioni ed a rivedere in modo significativo le politiche di asilo.

La Germania deporta in Siria un criminale condannato

La Germania ha segnato una svolta deportando per la prima volta dal 2011 un cittadino siriano verso Damasco. Il ministero degli Interni di Berlino ha confermato l'operazione, che riguardava un immigrato condannato per reati penali. Questa mossa riflette la linea dura del governo conservatore del cancelliere Friedrich Merz, che mira ad apportare cambiamenti drastici nelle politiche di asilo e immigrazione del paese, a oltre un decennio dalla crisi dei rifugiati in Europa.

Il rimpatrio, eseguito nella mattina del 23 dicembre 2025, è avvenuto nell'ambito di accordi con Damasco. "La nostra società ha un legittimo interesse a garantire che i criminali lascino il nostro paese", ha dichiarato il ministro degli Interni tedesco, Alexander Dobrindt, sottolineando l'impegno del governo per espulsioni mirate.

Secondo quanto riferito da Tagesschau, l'uomo era entrato in Germania nel 2015 e il suo permesso di soggiorno era stato "inizialmente prorogato ininterrottamente". Il 37enne aveva scontato una pena detentiva nel Nord Reno-Vestfalia per rapina aggravata, aggressione ed estorsione.

Un altro criminale condannato è stato espulso in Afghanistan sempre il 23 dicembre.

Accordi diplomatici

Berlino ha investito mesi in colloqui con Damasco, simili a quelli avviati con i talebani afghani, per sbloccare i rimpatri di "criminali e individui pericolosi".

Da quando è caduto il regime di Bashar al-Assad in Siria, nel dicembre 2024, la coalizione di governo composta da esponenti di centrodestra e centrosinistra ha dato priorità alla ripresa delle deportazioni in entrambi i paesi.

Il cancelliere Friedrich Merz ha sottolineato anche il mese scorso:

La guerra civile in Siria è finita. Ora non ci sono più motivi di asilo in Germania, e quindi possiamo iniziare le espulsioni.

Non solo la Germania ma anche l'Austria ha adottato una linea simile. Vienna ha anticipato le altre nazioni europee a luglio espellendo il primo cittadino siriano dal 2011.

Queste intese prevedono procedure regolari, focalizzate su persone condannate per violenza. L'obiettivo annunciato è quello di bilanciare gli obblighi di asilo con le esigenze di sicurezza nazionale. Dobrindt ha inoltre parlato del piano di estendere queste misure anche agli immigrati privi di permesso di soggiorno.

Critiche umanitarie

I gruppi per i diritti umani denunciano i pericoli a cui potrebbero essere esposti gli immigrati deportati in Siria e Afghanistan, citando l'instabilità dei paesi e le persistenti violazioni dei diritti umani.