A Tommaso Cerno il panettone di Natale quest'anno non è andato giù. Non per colpa del dolce iconico delle feste di fine anno. Ma per l'ok che hanno dato i giudici al cambiamento di sesso di una tredicenne di Spezia.
Il caso, ormai, sta scuotendo l'intera opinione pubblica italiana. E il direttore del Giornale, come ha fatto il suo collega di Libero Mario Sechi, non poteva non prendere una posizione netta:
E insomma: per Tommaso Cerno, l'Italia è davvero un Paese curioso. Il perché è presto detto:
Come è stato possibile? Per la magistratura, sono stati determinanti il volere, oltre che della diretta interessata, della famiglia e i pareri dei vari esperti che hanno affrontato il caso.
Sono tanti, in ogni caso, coloro i quali sono restati basiti davanti a questa scelta. Anche se, come ha sottolineato Cerno, spesso e volentieri, "chi si permette di obiettare è considerato un retrogrado".
E allora: a tredici anni una ragazzina può iniziare il percorso farmacologico per farla diventare maschio?
Effettivamente, è un paradosso.
Per Tommaso Cerno, questo, quindi, è un Natale di stupore. In Italia, la patria del burocratese, dei mille permessi e dei mille enti che mettono bocca per legge dappertutto, per ogni nostra azione, una tredicenne può diventare maschio come se nulla fosse.
In effetti, a tredici anni, è vietato anche comprare le sigarette o fare una scommessa per le partite di calcio...
ha concluso Cerno in maniera provocatoria:
Come dire: Cerno, quest'anno, più che augurare un buon Natale, ne segnala uno pazzo.