23 Dec, 2025 - 16:07

Perché Greta Thunberg è stata arrestata a Londra: solidarietà agli attivisti di Palestine Action

Perché Greta Thunberg è stata arrestata a Londra: solidarietà agli attivisti di Palestine Action

L'attivista svedese, Greta Thunberg, è stata arrestata a Londra il 23 dicembre 2025 durante una protesta. L’arresto avviene nel contesto di scioperi della fame di otto attivisti di Palestine Action, che chiedono la libertà su cauzione e un giusto processo.

Greta Thunberg arrestata a Londra

Greta Thunberg è stata arrestata a Londra. L'attivista svedese ha preso parte ad una protesta davanti ad una compagnia assicurativa nella capitale inglese. È apparsa in una foto con un cartello su cui era scritto:

virgolette
Sostengo i prigionieri di Palestine Action. Mi oppongo al genocidio.

Il gruppo di attivisti, Prisoners for Palestine, ha affermato che l'arresto è avvenuto presso Aspen Insurance, definita "assicuratori della società di armi israeliana Elbit Systems". Il gruppo ha dichiarato che Thunberg "è stata arrestata ai sensi del Terrorism Act" per aver tenuto in mano il cartello.

Scioperi della fame e accuse contro gli attivisti di Palestine Action

Otto attivisti prigionieri erano in sciopero della fame in attesa di processo per presunti reati legati a Palestine Action.

Quattro attivisti sono stati accusati di aver fatto irruzione nella Royal Air Force nell'Oxfordshire nel mese di giugno. Si presume che due jet militari siano stati danneggiati. Gli altri detenuti sono accusati di aver avuto un ruolo nell'irruzione nella filiale britannica dell'azienda di difesa israeliana Elbit Systems a Bristol, avvenuta nel 2024.

Richieste degli scioperanti e la reazione di Thunberg

Gli attivisti respingono le accuse e chiedono la libertà su cauzione immediata. Tra le richieste ci sono anche il diritto ad un giusto processo e la revoca del divieto imposto a Palestine Action.

Nel luglio 2025, il governo britannico ha classificato Palestine Action, movimento britannico di azione diretta filo-palestinese, come gruppo terroristico ai sensi del Terrorism Act del 2000. Da allora, le autorità britanniche hanno arrestato centinaia di persone che avevano mostrato sostegno alla rete.

Le famiglie e i sostenitori degli scioperanti della fame hanno chiesto al ministro della Giustizia, David Lammy, di incontrarli per cercare di risolvere la situazione. Il 22 dicembre, gli avvocati degli scioperanti hanno inviato una lettera legale, sostenendo che, rifiutando l’incontro, Lammy non stava rispettando le linee guida del ministero su come gestire gli scioperi della fame.

L'attivista svedese ha dichiarato:

virgolette
Spetta allo stato intervenire e porre fine a tutto questo, accogliendo queste richieste ragionevoli che aprono la strada alla libertà di tutti coloro che scelgono di usare i propri diritti nel tentativo di fermare un genocidio, cosa che lo Stato britannico non è riuscito a fare da solo.

Due detenuti in sciopero della fame sono stati trasportati in ospedale per i crescenti timori per la salute. In totale, tre degli otto hanno interrotto lo sciopero.

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