24 Dec, 2025 - 17:15

Il film “Hachiko” è ispirato a una storia vera? Dove si trova la statua del cane oggi

Il film “Hachiko” è ispirato a una storia vera? Dove si trova la statua del cane oggi

Per tutti i fan più curiosi che si stessero chiedendo se il film “Hachiko" è ispirato a una storia vera, la risposta è sì. 

La dolce e commovente pellicola del 2009 con Richard Gere ha commosso milioni di spettatori in tutto il mondo e racconta la storia di un cane rimasto fedele al suo amatissimo padrone anche dopo la sua morte.

Da questa sorta di favola moderna, realmente accaduta in Giappone nei primi del Novecento, poi è nato il film diretto da Lasse Hallström. 

“Hachiko”: la storia vera dietro al film

Sì, il film “Hachiko” è tratto da una storia vera, avvenuta in Giappone tra il 1923 e il 1935. Si tratta della storia di Hachikō, un cane di razza Akita Inu dal manto bianco e dal soffice pelo, nato il 10 novembre 1923 a Ōdate, una cittadina del Paese del Sol Levante. 

Il cane è stato veramente adottato da un professore, il signor Hidesaburō Ueno, docente di agricoltura all'Università Imperiale di Tokyo.

Proprio come nel film, Hachiko accompagnava ogni giorno il padrone alla stazione di Shibuya per prendere il treno delle otto del mattino e lo attendeva al ritorno vicino ai binari, tutti i pomeriggi. 

Quando il 21 maggio 1925 il professor Ueno morì, scomparso all’improvviso a causa di un ictus durante una lezione, Hachiko gli restò fedele. 

Continuò ad aspettarlo alla stazione, al solito posto, per quasi dieci anni, diventando un simbolo vivente di lealtà che attirò l'attenzione di giornali, scrittori e dell'intero Giappone. 

A differenza di altre versioni romanzate, questa vicenda reale ha ispirato non solo il remake americano, ma anche poesie, libri e persino il riconoscimento dell'Akita come tesoro nazionale nel 1931, con Hachiko osannato come una sorta di eroe nazionale, fino al giorno della sua scomparsa.

Come morì il padrone di Hachiko e che fine ha fatto il cane?

Il professor Hidesaburō Ueno, un uomo di 53 anni appassionato di cani, morì tragicamente il 21 maggio 1925 per un ictus mentre stava tenendo una lezione all'università, senza poter più rivedere il suo fedele compagno.

Hachiko, rimasto solo, rifiutò ogni possibilità di adozione - anche quella della famiglia Ueno - e visse per strada intorno a Shibuya, con i commercianti e i passanti che si prendevano cura di lui.

Il fedele cane catturò l’attenzione della stampa e non solo, diventando ben presto una celebrità nazionale, grazie all’articolo del giornale Asahi Shimbun nel 1932 che rese famosa la sua storia. 

Il dolce Hachiko è morto l'8 marzo 1935, all'età di 11 anni, per filariosi cardiaca (parassiti trasmessi dalle zanzare). Il corpo del cane è stato imbalsamato e dal 1936 è esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza di Ueno a Tokyo, accanto ai resti del professore, nel cimitero di Aoyama, meta di pellegrini curiosi, rimasti affascinati da questa toccante storia.

Dove si trova la statua del cane Hachiko?

Non tutti sanno che ad Hachiko fu dedicata una statua di bronzo, un’opera di Teru Andō, inaugurata l'8 aprile 1934 proprio davanti alla stazione di Shibuya. 

Venne fusa durante la Seconda Guerra Mondiale per fabbricare armi, ma è stata eretta una replica fedele nel 1948, che ancora oggi si trova all'uscita Hachiko della JR Shibuya Station. La statua, alta circa 1 metro, ancora oggi attira oltre un milione di turisti ogni anno.

Il luogo in cui si trova è diventato un punto di incontro, dove spesso vengono scattate foto. In onore di Hachiko è stata costruita anche una seconda statua, esposta al Museo all'aperto di Ōdate, natale degli Akita Inu, mentre diverse placche commemorative si trovano a Shibuya.

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