Carlo Calenda e Marco Travaglio continuano a incarnare le opposte visioni sul conflitto ucraino.
I due, quindi, sono protagonisti di uno scontro acceso che già a marzo scorso ha vissuto un apice nel corso di un dibattito televisivo ma che ora riecheggia nelle polemiche di fine anno grazie all'ultimo post del segretario di Azione.
Ad "Accordi & Disaccordi" sul Nove, i toni si infiammarono in un duello senza esclusione di colpi, con accuse reciproche di propaganda e menzogna.
Oggi, le divergenze persistono tra il sostegno atlantista di Calenda e il pacifismo critico verso l'Occidente di Travaglio, con un post al vetriolo del leader di Azione.
Calenda ha accusato Travaglio di sostenere posizioni filo-russe attraverso figure come Alessandro Orsini, definendolo un "propagandista russo" che prevedeva la rapida caduta di Kiev.
Ha rivendicato visite personali in Ucraina per verificare la realtà sul campo, e ha chiesto implicitamente a Travaglio di riconoscere il diritto della difesa ucraina contro l'invasione russa, anziché attribuire responsabilità all'Occidente.
Calenda, poi, ha contestato Travaglio sul fatto che l'Ucraina non sia un "proxies war" occidentale, esortandolo a interpellare gli ucraini stessi invece di teorizzare complotti Nato.
Ora, però, lo scontro tra i due si è arricchito di una nuova puntata. Sui suoi canali social, Calenda ha rivolto a Travaglio una domanda cui il direttore del Fatto dovrebbe rispondere una volta per tutte:
Insomma: Travaglio ha qualche convenzienza a sostenere la posizione pro-Putin?
Calenda vede l'Ucraina come un Paese sovrano vittima dell'aggressione putiniana. Per questo sostiene aiuti militari e sanzioni per la resistenza di Kiev, coerentemente con la sua linea europeista e atlantista.
Travaglio, al contrario, critica l'Occidente per aver illuso Kiev di sconfiggere Mosca senza un costo umano eccessivo, puntando il dito su Biden e Nato come provocatori e invocando negoziati immediati.
Queste visioni si scontrano anche sulle responsabilità storiche e sulle prospettive future: Calenda è pro-riarmo europeo, Travaglio è pro-tregua per evitare escalation.
Molti pensano che, prima o poi, si arriverà a una tregua tra Russia e Ucraina. Ma mai a una pace tra Travaglio e Calenda.