22 Dec, 2025 - 11:50

Dopo gli orecchini da 100 mila euro strappati a una donna a Milano, Feltri lancia l'allarme libertà

Dopo gli orecchini da 100 mila euro strappati a una donna a Milano, Feltri lancia l'allarme libertà

Perché chi ama indossare dei gioielli deve essere privato di questa libertà?

Vittorio Feltri lo trova estremamente ingiusto. Tant'è che, rispondendo a una lettrice del Giornale rimasta scioccata dalle immagini della donna rapinata in pieno centro a Milano di un paio di orecchini da 100 mila euro, strappati con una destrezza impressionante, lancia un vero e proprio allarme libertà: le istituzioni dovrebbero garantire la sicurezza necessaria a tutti per non limitare tante piccole, grandi libertà della nostra vita quotidiana.

Feltri e la libertà di indossare gioielli dopo il furto degli orecchini da 100 mila euro

Ma cosa ha scritto Vittorio Feltri nello specifico dopo la denuncia di una sua lettrice che gli confida di non sentirsi più sicura a indossare i suoi gioielli?

virgolette
Non si parla di lusso ostentato, ma di libertà sottratta. Questo è il punto. Un gioiello non è soltanto un bene materiale. Spesso, è un oggetto carico di significato: può essere un'eredità di famiglia, un regalo ricevuto da una madre, da un marito, da una moglie, un simbolo di una storia personale, di un affetto, di una memoria

Per il direttore, quindi, "strappare un gioiello non è soltanto un furto economico: è una violenza, una profanazione dell'intimità di una persona".

La sconfitta delle istituzioni

Ciò che per Feltri, in ogni caso, è ancora più grave è il fatto che quando delle persone rinunciano a indossare ciò che vorrebbero oppure modificano le loro abitudini di vita, ci si ritrova di fronte a un fallimento delle istituzioni:

virgolette
Oggi, a Milano, ma non solo, le vittime vengono educate alla rinuncia mentre i criminali vengono giustificati. A una donna si dice implicitamente: Non indossare gioielli, Non uscire la sera, Evita certe zone, Non prendere i mezzi pubblici da sola, Stai attenta a come ti vesti, Guarda dove cammini. Questa non è prudenza: è autocensura della libertà. È adattamento forzato. È privazione

Feltri lo dice chiaramente:

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Una società nella quale una donna deve modificare le proprie abitudini quotidiane, anche di giorno, per non essere aggredita, rapinata, colpita con un coltello o scaraventata a terra, non è una società libera

Addio emancipazione

Per Vittorio Feltri, le prime persone a soffrire di questa situazione sono proprio le donne:

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Sono le prime a pagarne il prezzo, altro che emancipazione!

Ma c'è un paradosso, secondo il direttore:

virgolette
Di questa libertà sottratta non parla nessuno. Non interessa ai professionisti dell'indignazione selettiva, non interessa a chi scende in piazza solamente per urlare slogan ideologici, non interessa a chi difende sempre e comunque il carnefice e mai la vittima

Per Feltri, si preferisce parlare di "casi isolati mentre la realtà è sotto gli occhi di tutti: le città stanno diventando luoghi ostili per chi rispetta le regole".

 

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