Filippo Volandri, l'ex campione di tennis, oggi leggendario allenatore degli azzurri, continua a far parlare di sé per i suoi successi e non solo.
Dal patrimonio che si aggira intorno ai 4-5 milioni di euro, fino allo stipendio da capogiro come allenatore, scopriamo insieme quanto guadagna, quanti titoli ha vinto e tutti i retroscena sulla sua brillante carriera.
Secondo i rumors non confermati ufficialmente sul web, Filippo Volandri avrebbe accumulato un patrimonio netto stimato tra i 4 e i 5 milioni di euro.
Una cifra da capogiro, aggiornata al 2025, grazie ai premi vinti nel corso della sua carriera come giocatore, alle sponsorizzazioni e al suo ruolo di allenatore della nazionale italiana di tennis.
Durante i suoi anni da giocatore professionista, dal 1997 al 2016, ha incassato oltre 3 milioni di dollari in prize money, con picchi nel 2006 grazie alla vittoria ATP a Palermo.
Oggi, investimenti immobiliari e collaborazioni con alcuni tra i più prestigiosi brand sportivi hanno aumentato il valore del suo tesoretto.
Come allenatore della nazionale italiana, Filippo Volandri ha percepito uno stipendio annuo intorno ai 200-250 mila euro nel 2025, secondo bilanci FITP e stime aggiornate.
Questa cifra include fisso base, premi per risultati (come la Davis Cup) e rimborsi spese, con un aumento post-vittorie rispetto ai 230 mila euro totali stanziati per lo staff nel 2023.
Non ci sono dati ufficiali precisi dalla Federazione, ma fonti vicine rivelano bonus extra per convocati e Final 8, facendo salire il totale oltre i 300 mila euro annui.
In aggiunta, il patrimonio di Volandri è aumentato anche grazie al suo lavoro di commentatore in tv, tra Sky e la Rai.
Filippo Volandri ha vinto 2 titoli ATP singoli: Auckland 2004 e Palermo 2006, più finali a Umag e Chennai, raggiungendo il picco ranking n.35 nel 2007.
A quella stagione memorabile va inclusa la mitica vittoria su Roger Federer agli Internazionali d'Italia, semifinale inclusa, e un 2006 da 470 mila euro in premi. In Davis Cup, conta 10 vittorie e 7 sconfitte come numero 1 azzurro per quattro anni, culminate nel trionfo da capitano.
La sua carriera, con oltre 300 match ATP, lo posiziona tra i top 250 earners storici italiani, davanti a Lorenzi. Oggi, guida Sinner e Berrettini verso nuove sfide e sogni da realizzare con la racchetta.