Quando si parla di Achille Polonara, l’attenzione va spesso al campo, alla grinta, alle battaglie sportive. Ma lontano dai parquet c’è una storia altrettanto potente, fatta di famiglia, silenzi condivisi e amore vero.
Accanto a lui c’è Erika Bufano, sua moglie, una presenza discreta ma centrale, che negli anni è diventata il suo punto fermo. Il loro rapporto non vive di clamore mediatico, ma proprio per questo incuriosisce: niente copertine, niente storytelling costruito, solo una relazione solida che resiste al tempo e alle prove più dure.
Erika Bufano non appartiene al mondo dello spettacolo e ha sempre scelto di restare fuori dal circuito mediatico. Nessuna esposizione eccessiva, pochissime apparizioni pubbliche, zero protagonismo. Eppure, chi segue Polonara da tempo sa che il suo ruolo è tutt’altro che marginale.
Achille stesso ha più volte sottolineato quanto la dimensione privata sia fondamentale per il suo equilibrio. In uno dei suoi messaggi più condivisi, ha scritto: "La mia famiglia è la mia forza, sempre", lasciando intendere quanto il sostegno domestico sia stato determinante nei momenti chiave della sua vita.
Erika rappresenta esattamente questo: stabilità, normalità, quotidianità. Una figura che non invade, ma accompagna. Che non cerca spazio, ma lo crea quando serve.
Il matrimonio tra Achille Polonara ed Erika non è mai stato trasformato in evento mediatico. Nessun racconto da favola patinata, nessuna esclusiva. Una scelta coerente con il loro modo di vivere l’amore: concretezza prima di tutto.
Polonara non ha mai nascosto quanto per lui la famiglia venga prima di ogni altra cosa. In un’intervista rilasciata dopo un periodo particolarmente intenso della sua carriera, aveva dichiarato: "Quando torni a casa e trovi serenità, tutto il resto pesa meno. È lì che ritrovi te stesso".
Parole semplici, ma chiarissime. Il matrimonio con Erika è stato un passo naturale, non un traguardo da esibire. Un’unione costruita nel tempo, lontana dalle accelerazioni tipiche delle storie sotto i riflettori.
Achille Polonara ed Erika sono genitori e hanno sempre protetto i figli da qualsiasi esposizione pubblica. Nessuna foto in primo piano, nessun racconto forzato sui social. Una scelta che oggi appare quasi rivoluzionaria.
La loro quotidianità resta volutamente invisibile: scuola, casa, routine familiare quando gli impegni sportivi lo permettono. Erika ha spesso gestito la vita domestica durante i lunghi periodi di assenza di Achille, dimostrando una forza silenziosa che molti tifosi hanno imparato ad apprezzare.
In più occasioni Polonara ha fatto riferimento a questa dimensione privata come a un rifugio. In un post condiviso dopo un momento difficile, ha scritto: "Ci sono cose che contano davvero, e spesso non fanno rumore". Una frase che racconta molto del suo modo di vivere la famiglia e l’amore.
La prova più dura per la coppia è arrivata quando Polonara ha affrontato seri problemi di salute. In quel periodo, Erika è rimasta completamente lontana dalla scena pubblica, ma sempre accanto a lui. Nessuna dichiarazione, nessuna esposizione. Solo presenza reale.
Achille, parlando di quei mesi, ha detto: "Ho capito quanto sia importante avere accanto le persone giuste, quelle che restano anche quando tutto si ferma".
Parole che, pur senza nominarla direttamente, raccontano il ruolo fondamentale della moglie. Erika è stata lì durante le cure, le attese, le paure. Un sostegno invisibile, ma decisivo. Un amore che non ha bisogno di essere raccontato per esistere.
Achille Polonara ed Erika rappresentano una coppia atipica nel panorama dei personaggi pubblici. Niente strategie social, niente narrazione costruita. Solo coerenza, rispetto e continuità.
Il loro amore non fa notizia per scandali o colpi di scena, ma per la capacità di resistere nel tempo. Ed è forse questo che lo rende così interessante: non l’eccesso, ma l’autenticità.
In un mondo in cui tutto viene condiviso, loro scelgono cosa tenere per sé. E proprio lì, in quella discrezione, si riconosce la forza di un legame vero.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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