Fatti da parte, Mariah. Per la prima volta dopo anni di dominio incontrastato, il trono natalizio ha tremato sul serio.
Dicembre è sempre stato il regno assoluto di Mariah Carey e della sua immarcescibile "All I Want for Christmas Is You", ma qualcosa è cambiato.
A sorpresa (ma non troppo), "Last Christmas" dei Wham! ha conquistato la vetta della Billboard Global 200, riscrivendo le gerarchie delle feste e riaccendendo una guerra pop che profuma di nostalgia, streaming compulsivo e… Whamageddon.
Secondo Billboard, "Last Christmas" ha raggiunto il numero 1 della Global 200, diventando il primo brano natalizio - diverso da quello di Mariah Carey - a guidare la classifica dalla sua nascita nel 2020.
Un evento storico, perché "All I Want for Christmas Is You" aveva occupato stabilmente il primo posto ogni dicembre dal debutto della chart.
Dietro il sorpasso c’è una combinazione micidiale: streaming globali, download digitali e passaggi radiofonici. In pratica, il mondo intero ha deciso di cantare "Last Christmas, I gave you my heart" all’unisono. E lo ha fatto così forte da superare persino la Regina del Natale.
Mariah resta subito dietro, al secondo posto, ma il segnale è chiaro: il monopolio si è incrinato.
Se ti sei chiesto perché proprio adesso, la risposta è semplice e crudele: Whamageddon.
Il gioco non ufficiale più temuto di dicembre - evitare di ascoltare "Last Christmas" fino al 24 dicembre - è diventato negli anni un fenomeno virale globale.
E come spesso accade, il tentativo di fuga ha prodotto l’effetto opposto: più si cerca di evitarla, più la canzone ti insegue.
Playlist automatiche, radio, social, supermercati, video su TikTok: "Last Christmas" è ovunque. E Whamageddon, invece di indebolirla, ha trasformato il brano in un rito collettivo. Per molti perdere è quasi un onore.
Il risultato? Stream alle stelle e una nuova centralità culturale per un pezzo del 1984 che non ha mai davvero smesso di vivere.
Il successo non è passato inosservato nemmeno ai diretti interessati. Andrew Ridgeley, metà dei Wham!, ha celebrato il risultato con parole cariche di emozione:
Anche il team che gestisce l’eredità di George Michael, scomparso il giorno di Natale del 2016, ha commentato il traguardo:
Un dettaglio che rende il tutto ancora più simbolico: "Last Christmas" racconta una storia di cuore spezzato proprio durante le feste, ed è stata scritta dallo stesso Michael in un periodo di enorme successo creativo. Quarant’anni dopo, il mondo continua ad ascoltarla come se fosse uscita ieri.
Attenzione però a dichiarare Mariah Carey "sconfitta". "All I Want for Christmas Is You" resta la canzone natalizia più potente di sempre, con un record impressionante di 19 settimane totali al numero 1 della Billboard Global 200 dal 2020.
Negli Stati Uniti continua a dominare la Hot 100 e la Holiday 100, mantenendo una presenza radiofonica senza rivali.
Più che una caduta, quella di Mariah è una condivisione del regno. Per la prima volta, il Natale pop ha due regine (o un re e una regina). E il pubblico sembra felice di alternare campanelli, falsetti e malinconia anni '80.
Il sorpasso dei Wham! non è un caso isolato. La Billboard Global 200 di dicembre si è trasformata in una vera playlist natalizia mondiale. Tra le prime dieci compaiono:
Un mix che risponde a un’altra domanda molto cercata online: quali sono le canzoni di Natale più ascoltate al mondo oggi? La risposta è chiara: classici intramontabili e pop moderno convivono, ma il vintage emotivo vince ancora.
Pubblicata nel dicembre 1984, certificata nove volte platino negli Stati Uniti, "Last Christmas" ha una formula quasi perfetta: melodia immediata, testo malinconico, atmosfera natalizia ma non zuccherosa. È una canzone che parla di errori, nostalgia e seconde possibilità.
Temi che, a quanto pare, non passano mai di moda.
E mentre Mariah Carey resta il simbolo ufficiale del Natale pop, quest’anno la colonna sonora delle feste ha cambiato apertura. Colpa (o merito) del Whamageddon, degli algoritmi e di una generazione che ama riscoprire i classici.