È giallo sulla morte di Nicola Granieri, l'uomo poco più che settantenne trovato in un lago di sangue nel suo appartamento di via Machlig, nel quartiere San Luigi di Trieste, nel primo pomeriggio di giovedì 18 dicembre: dopo i primi accertamenti, gli inquirenti avrebbero escluso un incidente. Restano aperte tutte le altre ipotesi.
Ex commerciante d'oro, Nicola Granieri era molto noto a Trieste. Accusato in passato di usura, circonvenzione di incapace, ricettazione ed esercizio abusivo di attività di intermediazione creditizia, era sempre stato assolto. Negli ultimi anni si era dedicato principalmente alla compravendita di gioielli: occupazione che, secondo chi indaga, potrebbe anche avere un collegamento con la sua morte.
Il corpo del 73enne è stato scoperto da un conoscente che, non riuscendo a contattarlo, si è recato presso la sua abitazione e ha poi dato l'allarme.
Come evidenziato dagli agenti intervenuti, l'uomo presentava una profonda ferita alla testa ed era immerso in una pozza di sangue.
L'appartamento in cui viveva da solo era disordinato: armadi e cassetti di una stanza erano aperti e la cassetta di sicurezza svuotata.
Le indagini, coordinate dalla procuratrice capo Patrizia Castaldini e da Andrea La Ganga, di turno al momento dei fatti, non escludono al momento alcuna ipotesi.
Neanche quella che Granieri sia stato aggredito. Per risolvere il giallo, gli investigatori stanno passando al setaccio la vita privata dell'uomo.
Fondamentale sarà ricostruire i suoi ultimi contatti e spostamenti. La figlia si è recata sul posto non appena appresa la tragedia e, ancora sotto shock, è stata ascoltata.
Secondo quanto riportato da fonti locali, due giovani tra i venti e i trenta anni sarebbero stati intanto accompagnati in Questura per accertamenti: non è escluso che nelle prossime ore possano esserci sviluppi.