La sfida tra Milan e Como si giocherà regolarmente a Perth, in Australia, ed entrerà nella storia del calcio italiano come la prima partita di Serie A disputata ufficialmente all’estero. Oltre all’aspetto sportivo, l’evento ha un peso rilevante anche sul piano economico, con un’operazione che coinvolge club, Lega Serie A e tutte le società del massimo campionato.
La gara, valida per la 24ª giornata, si disputerà l’8 febbraio 2026 all’Optus Stadium, approfittando dell’indisponibilità di San Siro per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Un’operazione che unisce strategia internazionale, marketing e ritorni finanziari concreti.
Dal punto di vista finanziario, Milan-Como in Australia rappresenta un’operazione di peso. L’investimento complessivo messo sul tavolo per ospitare la partita si aggira intorno ai 12 milioni di euro, cifra che copre i diritti dell’evento e l’organizzazione locale.
A questo importo vanno però sottratti i costi sostenuti dalla Lega Serie A, stimati in circa 3-4 milioni di euro, legati soprattutto alle trasferte intercontinentali delle due squadre e alla produzione televisiva e logistica dell’evento direttamente a Perth.
Il risultato è un ricavo netto tra gli 8 e i 9 milioni di euro, che costituisce il vero valore economico dell’operazione.
La scelta di portare Milan-Como a Perth nasce da una combinazione di fattori logistici e strategici. Da un lato, l’impossibilità di utilizzare San Siro; dall’altro, la volontà della Lega Serie A di espandere il brand del campionato in mercati extraeuropei ad alto potenziale.
L’Australia, da tempo interessata a ospitare grandi eventi calcistici internazionali, ha garantito le condizioni economiche e organizzative necessarie per rendere possibile l’operazione, trasformando una necessità in un’opportunità.
Tra gli elementi più discussi dell’accordo c’è la designazione arbitrale. La partita non sarà diretta da un arbitro italiano: il match verrà infatti affidato a un direttore di gara asiatico, come previsto dagli accordi con la Asian Football Confederation.
Una scelta che inizialmente aveva sollevato perplessità, ma che è stata poi accettata dalla Lega dopo aver ricevuto garanzie sul livello tecnico degli ufficiali di gara. Un precedente importante che potrebbe aprire nuovi scenari nella gestione delle competizioni internazionali.
Il guadagno netto non sarà destinato esclusivamente a Milan e Como. La somma verrà infatti ripartita tra più soggetti, secondo un principio di condivisione approvato dall’assemblea della Lega.
Oltre ai due club protagonisti della partita, anche le altre società di Serie A riceveranno una quota, sotto forma di gettone, per aver sostenuto e votato a favore della disputa di una gara di campionato all’estero. Un meccanismo che punta a rendere l’operazione vantaggiosa per l’intero sistema calcio italiano.
Milan-Como a Perth non è solo una partita: è un esperimento strategico. Se l’evento dovesse avere successo in termini di audience, incassi e visibilità internazionale, potrebbe aprire la strada ad altre iniziative simili nei prossimi anni.
Tra ritorni economici, esposizione globale e nuove collaborazioni internazionali, la Serie A osserva con attenzione quello che potrebbe diventare un modello replicabile per il futuro del campionato.