La Germania ha inaugurato il 17 dicembre 2025 il nuovo centro congiunto per la difesa dai droni (GDAZ) con l’obiettivo di coordinare le forze federali e statali. Il centro mira a ottimizzare la risposta agli incidenti con droni rilevanti per la sicurezza nazionale, in un contesto di crescenti tensioni internazionali e di minacce ibride provenienti da droni sospetti.
La Germania ha inaugurato, il 17 dicembre 2025, un nuovo centro congiunto per la difesa dai droni. Il centro ha l’obiettivo di mettere in rete le autorità di sicurezza federali, le polizie statali e le forze armate tedesche permettendo così di migliorare coordinamento e tempestività nella gestione di tutti gli incidenti con droni rilevanti per la sicurezza.
Il governo federale tedesco, quindi, assumerà la responsabilità principale del GDAZ e ciò dimostra l’importanza strategica di questa iniziativa per la sicurezza nazionale.
Il governo tedesco, sotto la guida di Friedrich Merz, mira a aumentare la spesa sulla difesa ed a creare l’"esercito convenzionale più potente d’Europa". Inoltre, all’inizio di dicembre, Berlino ha lanciato una nuova unità di polizia incentrata sulla difesa dai droni. Secondo le stime, è previsto il dispiegamento di oltre 130 agenti dislocati in tutto il territorio nazionale. Questo nuovo centro unirà le forze federali e dei 16 Länder tedeschi, migliorando il coordinamento tra le diverse autorità.
L’inaugurazione del GDAZ si inserisce in un contesto di crescente attenzione alla sicurezza e alle minacce provenienti da droni, riflettendo la necessità di una risposta coordinata e centralizzata.
L’inaugurazione del GDAZ è avvenuta in un contesto di crescente tensione tra gli stati europei e la Russia. Negli ultimi mesi, diverse nazioni, tra cui la Germania, hanno segnalato avvistamenti di droni sospetti, e alcuni paesi hanno addirittura dovuto chiudere aeroporti in seguito a sorvoli in aree sensibili. Alcuni stati puntano il dito contro la Russia, anche se non esistono ancora prove concrete.
Il ministro degli Interni Tedesco, Alexander Dobrindt, ha affermato che, anche se il paese non è in conflitto, è bersaglio di “tattiche di guerra ibride” quasi quotidiane. L’attenzione delle autorità si concentra quindi sul rilevamento e sull’intercettazione dei droni.
"Stiamo creando una missione chiara per rilevare, intercettare e, sì, anche abbattere i droni quando necessario. Non possiamo accettare che le minacce ibride, compresi i droni, diventino un pericolo per la nostra sicurezza", ha affermato Dobrindt.
Negli ultimi mesi, diverse nazioni europee hanno accusato la Russia di condurre attacchi ibridi, ossia azioni non convenzionali che includono l’uso di droni, sabotaggi e campagne di disinformazione.