Altro che ritorno a casa. Le voci di un possibile rientro di Amadeus in Rai hanno avuto vita breve: Viale Mazzini ha spento tutto con una nota ufficiale che suona come una porta chiusa senza possibilità di appello.
Dopo giorni di indiscrezioni, ipotesi, sogni dei fan e retroscena televisivi, la Rai ha chiarito la sua posizione con parole nette. Il nome di Amadeus, oggi legato a Warner Bros. Discovery, non rientra nei piani editoriali dell’azienda pubblica. Almeno per ora.
La notizia ha fatto rumore perché tocca uno dei personaggi più centrali della tv italiana recente: il conduttore dei cinque Festival di Sanremo dei record, l’uomo che per anni ha incarnato l’intrattenimento di Rai 1. E proprio per questo, la smentita pesa più di mille silenzi.
La Rai ha scelto la via più diretta per spegnere i rumors. In una comunicazione diffusa nel pomeriggio, l’azienda ha precisato:
Parole educate, istituzionali, ma inequivocabili. Nessuna apertura, nessun "vedremo", nessun spiraglio. Il messaggio è chiaro: non esiste un progetto Rai che preveda Amadeus nei palinsesti futuri. La smentita arriva proprio mentre alcune testate parlavano di contatti, sondaggi interni e possibili strategie di rientro.
La sensazione è che la Rai abbia voluto chiudere la questione sul nascere, evitando che le speculazioni diventassero un caso mediatico ingestibile. Tradotto: se qualcuno stava fantasticando su un clamoroso dietrofront, può fermarsi qui.
Per capire perché questa notizia fa tanto discutere, bisogna tornare all’estate del 2024. Dopo aver firmato cinque Festival di Sanremo consecutivi e aver occupato una posizione centrale nel racconto televisivo italiano, Amadeus ha lasciato la Rai per accettare l’offerta di Warner Bros. Discovery.
Un passaggio importante, carico di aspettative. L’operazione ricordava da vicino quella di Fabio Fazio, passato con successo sul Nove con Che Tempo che Fa. L’idea era chiara: replicare un modello vincente, portando un volto forte del servizio pubblico su una rete privata generalista.
Il risultato, però, non ha avuto lo stesso impatto. Secondo i retroscena riportati da Dagospia, i programmi guidati da Amadeus sul Nove avrebbero registrato ascolti inferiori alle aspettative, alimentando l’idea di un progetto meno solido del previsto.
Nessuna bocciatura ufficiale, ma abbastanza segnali da far nascere dubbi e chiacchiere.
Negli ultimi giorni, proprio questi segnali avevano riacceso il dibattito: Amadeus tornerà in Rai? Secondo alcune ricostruzioni, all’interno dell’azienda pubblica sarebbe esistito un confronto informale sull’opportunità di riportarlo a Viale Mazzini.
In questo scenario è spuntato anche il nome di Fiorello, indicato da Dagospia come uno dei principali sponsor di un eventuale rientro dell’amico storico.
L’ipotesi più suggestiva parlava di un programma condiviso, un ritorno graduale, magari in access prime time o in prima serata, come biglietto da visita per una nuova fase.
Al momento, però, restano solo suggestioni. Nessun annuncio, nessuna conferma, nessuna trattativa resa pubblica. E soprattutto, la nota Rai sembra aver messo un freno netto a ogni fantasia.
C’è poi un elemento concreto che pesa più di ogni rumor: il contratto. Amadeus ha firmato nell’aprile 2024 un accordo quadriennale con Warner Bros. Discovery, valido almeno fino al 2028.
L’intesa prevede una striscia quotidiana in access prime time, due programmi di prima serata e un coinvolgimento nello sviluppo di nuovi format per le piattaforme del gruppo. Un impegno strutturato, non una parentesi.
Ed è anche per questo che l’ipotesi di un ritorno immediato in Rai appare complessa, sia dal punto di vista economico che contrattuale. Qualsiasi operazione di rientro richiederebbe accordi articolati, tempi lunghi e una strategia condivisa. Tutto ciò che, oggi, la Rai dice di non avere in programma.
Tra le voci più chiacchierate circola anche quella legata a Sanremo. Secondo alcune teorie, il nome di Amadeus potrebbe tornare in orbita Festival nel 2027, una volta concluso il ciclo affidato a Carlo Conti.
Ma anche qui, i fatti raccontano altro. Il Festival è già impostato, con una linea editoriale definita e confermata dalla Rai. Nessun segnale concreto lascia pensare a un ritorno di Amadeus sul palco dell’Ariston nel medio periodo.
Per ora, dunque, la realtà è una sola: Amadeus è fuori dalla Rai, e non per errore o per dimenticanza, ma per scelta editoriale dichiarata. Il resto resta gossip televisivo, affascinante quanto instabile.