Il 17 dicembre 2025, il Parlamento europeo ha approvato un piano per eliminare progressivamente le importazioni di gas dalla Russia, segnando un passo decisivo nella strategia energetica dell’Unione europea.
Il programma prevede il blocco del gas naturale liquefatto a partire dal 2026 e quello del gas via gasdotto entro il settembre 2027. La misura richiederà ancora l’approvazione definitiva del Consiglio europeo all’inizio del 2026.
I legislatori europei hanno approvato, il 17 dicembre 2025, un piano per eliminare gradualmente le importazioni di gas russo entro la fine del 2027, con 500 voti a favore, 120 contrari e 32 astenuti.
Il divieto bloccherà il gas naturale liquefatto (GNL) russo a partire dall’inizio del 2026 e il gas via gasdotto entro il 30 settembre 2027, segnando un passo decisivo contro la dipendenza energetica da Mosca.
The European Parliament has approved a gradual ban on Russian gas imports from 2026, with a complete phase-out by 2027. The vote strengthens Europe’s energy security and ends Russia’s use of energy as a weapon.
— European Parliament (@Europarl_EN) December 17, 2025
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La misura richiede ancora l'approvazione formale dei ministri dell'UE all'inizio del 2026.
Dal febbraio 2022, inizio della guerra tra Russia e Ucraina, le importazioni di gas russo nell'UE sono crollate dal 45 per cento al 12-13 per cento a ottobre 2025. Le capitali europee hanno puntato alla diversificazione dei fornitori.
Secondo un comunicato del Parlamento europeo, il piano prevede:
Oltre al gas, l’UE intende ridurre gradualmente la dipendenza dal petrolio russo. La Commissione europea mira a proporre ulteriori regole legislative per attuare questo obiettivo all'inizio del prossimo anno. L'obiettivo è che il divieto possa entrare in vigore entro la fine del 2027.
L’Unione europea non punta soltanto a ridurre la dipendenza dal gas e dal petrolio russo ma anche a stabilizzare il mercato energetico evitando forti oscillazioni dei prezzi. La sicurezza energetica comprende quindi sia la disponibilità costante di forniture sia la stabilità dei costi per imprese e cittadini.