17 Dec, 2025 - 15:02

Omicidio Serena Mollicone, cosa ha detto l'ex maresciallo Franco Mottola al processo? "Noi innocenti"

Omicidio Serena Mollicone, cosa ha detto l'ex maresciallo Franco Mottola al processo? "Noi innocenti"

È tornato a ribadire la sua innocenza Franco Mottola, l'ex maresciallo dei carabinieri della caserma di Arce imputato insieme al figlio Marco e alla moglie Annamaria per l'omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nell'estate del 2001 nel Frusinate.

Nel corso della prima udienza del processo d'Appello bis, Mottola ha rilasciato dichiarazioni spontanee e ha respinto - come già fatto in passato - tutte le accuse, sostenendo di essere vittima, come i familiari, di una "campagna colpevolista".

Le dichiarazioni spontanee di Franco Mottola al processo

Durante l'udienza, celebrata a Frosinone, Mottola ha preso la parola e, davanti ai giudici e alle parti, ha dichiarato, riferendosi anche al figlio e alla moglie imputati:

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Sono e siamo innocenti. Non abbiamo nulla a che vedere con la morte di Serena Mollicone: non l'abbiamo uccisa, non l'abbiamo picchiata, non l'abbiamo immobilizzata col nastro adesivo e col fil di ferro, non l'abbiamo trasportata a Fontecupa.

L'ex maresciallo ha poi respinto le accuse relative a presunti depistaggi e manipolazioni di prove, ribadendo di aver sempre agito secondo ordini superiori, senza alcuna volontà di depistare le indagini. 

Il suicidio dell'ex brigadiere Santino Tuzi

Per l'accusa, Mottola, il figlio e la moglie sarebbero coinvolti nel delitto, scaturito, forse, dalla decisione della 18enne - amica di lunga data di Marco - di denunciare qualche giro sospetto di cui anche il ragazzo avrebbe fatto parte.

I tre, finora sempre assolti, affermano fin dall'inizio, però, di essere estranei ai fatti. Oggi Mottola si è soffermato anche sul ruolo dell'ex brigadiere Santino Tuzi, che nel 2008 morì suicida dopo aver dichiarato di aver visto Serena entrare in caserma il giorno in cui scomparve.

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Si è suicidato perché aveva capito di aver perso il senso dell'onore - le parole dell'ex carabiniere - Perché aveva perso la stima in sé stesso, per la delusione del rifiuto della sua ex amante, per il pentimento e la vergogna di aver messo in mezzo mio figlio innocente e per i suoi segreti personali. 

L'omicidio di Serena Mollicone nel 2001

A processo insieme ai Mottola erano finiti, prima di essere definitivamente assolti, anche due ex colleghi del carabiniere, Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano, che erano accusati di concorso morale in omicidio e istigazione al suicidio. 

L'ipotesi era che potessero aver coperto, in qualche modo, l'operato degli attuali imputati, che sperano ora in una nuova assoluzione. I familiari della vittima, dal canto loro, si aspettano giustizia per Serena, trovata morta ormai quasi 25 anni fa.

Era il 3 giugno 2001. Due giorni prima, la giovane si era recata in ospedale e in un bar, lasciando intendere di dover incontrare qualcuno, salvo poi scomparire. I primi sospetti si concentrarono sul carrozziere Carmine Belli, che fu incarcerato e poi scagionato da ogni accusa.

Anni dopo, la svolta, con l'iscrizione nel registro degli indagati dei Mottola, ora finiti nuovamente a processo. L'ipotesi accusatoria vuole che la giovane morì sbattendo la testa contro una porta dell'alloggio allora in uso all'ex maresciallo e ai suoi familiari.

Mottola sostiene però di essere stato lui a rompere lo stipite, "con un pugno dato di piatto, col dorso della mano". "Chiediamo di essere giudicati e assolti e che ci siano spiegati e risolti tutti i perché dell'assoluzione", ha dichiarato oggi chiudendo il suo discorso. 

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