17 Dec, 2025 - 12:30

Open Arms, la Cassazione chiede conferma dell’assoluzione di Salvini: Sardone:"Quante risorse spese per i processi?"

Open Arms, la Cassazione chiede conferma dell’assoluzione di Salvini: Sardone:"Quante risorse spese per i processi?"

La procura generale della Cassazione ha chiesto di confermare l’assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms, un procedimento giudiziario divenuto simbolo dello scontro tra politica dei porti chiusi e una parte della magistratura italiana. 

Il processo si è aperto la scorsa settimana davanti alla Quinta sezione penale della Suprema Corte e stamattina i sostituti procuratori generali Antonietta Picardi e Luigi Giordano hanno concluso chiedendo il rigetto del ricorso presentato dalla procura di Palermo contro la sentenza di primo grado che, il 20 dicembre 2024, aveva prosciolto il leader della Lega “perché il fatto non sussiste”.

Al centro del processo le scelte compiute da Salvini, all’epoca ministro dell’Interno del governo Conte I, nell’agosto 2019, quando alla nave della ong spagnola Open Arms fu negato per 19 giorni l’accesso a un porto sicuro italiano, con 147 migranti a bordo. 

L’accusa contestava i reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, sostenendo che il prolungato stallo in mare avesse determinato una compressione illegittima della libertà personale dei naufraghi e una violazione dei doveri d’intervento delle autorità nazionali.

Perché la Procura generale chiede la conferma dell'assoluzione di Salvini?

Dopo l’assoluzione di primo grado, i pm palermitani avevano scelto la via del ricorso “per saltum”, impugnando direttamente la sentenza davanti alla Cassazione, senza passare per la Corte d’appello.

Nelle scorse settimane la Procura generale della Cassazione, in vista dell’udienza, aveva depositato una memoria di 46 pagine, nella quale smontava l’impianto del ricorso. 

Secondo i pg, l’atto di impugnazione “non dimostra, nella prospettiva di censura della sentenza impugnata, la sussistenza di tutti gli elementi dei reati contestati, al fine di poter dimostrarne la tenuta della posizione accusatoria”. 

In altre parole, non sarebbe stata adeguatamente motivata, sul piano tecnico, la richiesta di ribaltare il verdetto assolutorio emesso dal Tribunale di Palermo.

La requisitoria odierna davanti al collegio presieduto da Maria Vessichelli si è mossa nella stessa direzione, chiedendo di respingere il ricorso dei pm siciliani e, di fatto, di blindare la pronuncia con cui il giudice di primo grado ha escluso la rilevanza penale delle scelte politiche assunte da Salvini nella gestione del caso Open Arms.

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“Per noi il ricorso per saltum della procura di Palermo è totalmente inammissibile”. 

Era stato il commento dell’avvocato Giulia Bongiorno, difensore del ministro Matteo Salvini, arrivando in Cassazione.

La decisione finale spetterà comunque alla Quinta sezione penale, che dovrà stabilire se confermare in via definitiva l’assoluzione o accogliere, in tutto o in parte, le censure della procura palermitana.

Open Arms, Sardone (Lega):"Quante risorse spese per i processi?"

La richiesta di conferma dell'assoluzione della Procura Generale è stata commentata in esclusiva a Tag24.it dall'europarlamentare e vice-segretaria della Lega, Silvia Sardone, che ha sottolineato come il processo sia stato uno spreco di soldi e di risorse pubbliche per la celebrazione del processo.

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“Non so quante risorse siano state spese per questa serie di processi contro la scelta di Matteo Salvini di difendere i nostri confini, io ovviamente sono contenta. Questo vuol dire quello che abbiamo sempre ribadito: che difendere i confini non è reato”.

Ha commentato Sardone. 

La Quinta sezione penale della Cassazione è ora chiamata a decidere se confermare in via definitiva l’assoluzione di Matteo Salvini o se accogliere, in tutto o in parte, il ricorso presentato dalla Procura di Palermo.

La sentenza è attesa nelle prossime settimane e metterà fine al procedimento giudiziario sul caso Open Arms.

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