Perché "Boots" viene cancellata da Netflix dopo una sola stagione? I risultati e le motivazioni

A volte non bastano i commenti entusiasti, i buoni numeri di visione e il forte sostegno interno. Netflix ha deciso comunque di cancellare la serie “Boots” ed è stata una decisione tutt’altro che prevista e frutto di un’analisi dei dati su lungo periodo da parte della piattaforma.

La serie, però, raccontava una storia compiuta in otto episodi, senza un grosso cliffhanger, il che ha reso per il colosso dello streaming più semplice chiudere il capitolo dopo il primo ciclo, senza lasciare gli spettatori con la bocca troppo amara o con gravosi irrisolti dal punto di vista narrativo.

Boots è stato cancellato da Netflix: i risultati della serie

“Boots” è una dramedy di formazione ambientata nei Marine americani, creata da Andy Parker e tratta dal memoir “The Pink Marine” di Greg Cope White, che racconta il percorso di un adolescente gay, Cameron Cope, arruolato nel Corpo dei Marines all’inizio degli anni ’90, quando l’omosessualità era ancora bandita nell’esercito.

Protagonista è Miles Heizer, affiancato da un cast corale guidato da Vera Farmiga, in quello che è diventato l’ultimo progetto televisivo del leggendario produttore Norman Lear, veterano della Seconda guerra mondiale, scomparso a 101 anni durante il lungo e travagliato iter produttivo della serie.

Nonostante il tema “di nicchia”, la prima stagione, composta da otto episodi e lanciata a ottobre 2025, ha conquistato un impressionante 90% di approvazione su Rotten Tomatoes sia da parte della critica sia del pubblico, risultando uno degli show meglio recensiti dell’anno.

“Boots” è riuscita a entrare nella Top 10 globale di Netflix, spingendosi fino al secondo posto e restando in classifica per diverse settimane, un risultato tutt’altro che scontato per una serie queer militare senza star di serie A e con un budget medio.

Ecco il trailer della serie:

Perché Boots è stata cancellata? La decisione di Netflix per lo stop

Secondo le fonti vicine alla produzione, riportate da Deadline, la cancellazione non è stata un taglio “a sangue freddo”: dentro Netflix la serie godeva di sostegno e, già ad agosto, lo studio Sony Pictures Television aveva persino esteso i contratti di diversi membri del cast in vista di un possibile rinnovo.

La piattaforma ha però passato al setaccio i dati di visione sul lungo periodo, valutando non solo il picco iniziale ma soprattutto la tenuta nel tempo, il tasso di completamento e il rapporto tra costi e potenziale di crescita, e alla fine ha deciso di fermarsi a una sola stagione.

A pesare, più della qualità, sembrano essere stati tre fattori: l’assenza di un’esplosione tipica di alcune serie mainstream (non è mai salita al primo posto nella Top 10, per esempio), il genere “coming-of-age militare queer”, difficile da trasformare in un franchise di massa, e il fatto che la storia del libro originario sia narrativamente già abbastanza chiusa nell’arco dei primi otto episodi.

Proprio questi aspetti rendono “Boots” uno di quei rari casi di show non rinnovato che però offre comunque al pubblico una parabola completa, senza finali sospesi. Insomma, anche se lascia l’amaro in bocca a chi sperava di vedere Cameron e i suoi compagni coinvolti in altre avventure, il dramma è stato risolto.