Missione riuscita: il centrosinistra è uscito dalla festa di Atreju più spaccato che mai. Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia nonché responsabile organizzazione del partito, ne è consapevole. E oggi è passato alla cassa celebrando il successo della 27ª edizione della kermesse con toni trionfali.
Donzelli ha pronunciato queste parole in un'intervista che ha rilasciato al Giornale.
Atreju ha funzionato da specchio impietoso per le fratture del centrosinistra: questo è il pensiero dominante di Giovanni Donzelli.
L'evento ha ospitato panel su riforme fiscali, immigrazione e politica estera, tutti temi che hanno evidenziato le crepe della coalizione Pd - Movimento Cinque Stelle - Avs.
Per questo Donzelli ha puntato il dito contro le sue "contraddizioni insanabili". Anche perché da un lato, il Pd di Schlein ha boicottato l'invito ufficiale, definendolo "tribuna populista"; dall'altro, Conte ha accettato di buon grado di confrontarsi:
I dati social sembrano confermare le parole di Donzelli: #Atreju ha generato 2,5 milioni di interazioni, con il 60% di commenti polarizzati contro il centrosinistra. In più, il centrosinistra appare frastagliato, con sondaggi post-Atreju che mostrano un calo per la coalizione di opposizione al governo Meloni.
L'input decisivo, in ogni caso, è arrivato da Giuseppe Conte che a differenza di Elly Schlein ha accettato l'invito alla festa:
Conte, in ogni caso, ha spaccato il Campo largo cementando l'immagine di Atreju come catalizzatore di crisi altrui e spingendo FdI anche al 32% nei sondaggi.
Per Donzelli, è il colpo maestro: Atreju non solo mobilita il centrodestra, ma indebolisce gli avversari: