Sono mesi di forte preoccupazione per Jasminka Ahmetovic e i suoi tre figli, Cristina, Costantino e Diamante Seferovic, scomparsi tra maggio e giugno 2025 dalla Toscana.
Una vicenda complessa e dolorosa, che coinvolge una madre e tre minori, e che continua a lasciare senza risposte familiari e operatori impegnati nelle ricerche.
La denuncia di scomparsa è stata regolarmente formalizzata presso le forze dell'ordine e l'inclusione dei bambini nel caso, preoccupa ulteriormente autorità e associazioni.
Sulla vicenda, è al lavoro il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV segue il caso sin dalle prime segnalazioni, collaborando con le autorità competenti e raccogliendo informazioni utili sul territorio.
Tag24 ha intervistato in esclusiva un referente dell'ente no-profit per comprendere insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si precisa che le informazioni raccolte in questo articolo sulla scomparsa provengono da una comunicazione diretta tra Tag24 e il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Jasminka si è allontanata il 16 maggio da una comunità di Montepulciano insieme ai due figli più piccoli», spiega il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Il figlio maggiore, Diamante, si è invece allontanato successivamente, il 5 giugno, da una comunità di Vicopisano, nel comune di Caprona, in provincia di Pisa. Riteniamo che il ragazzo possa aver cercato di ricongiungersi alla madre», proseguono.
«Parliamo di una madre e di tre minori, due dei quali molto piccoli. È una situazione estremamente delicata, che richiede attenzione e collaborazione da parte di tutti», sottolinea il Comitato.
«Secondo quanto ricostruito, potrebbero trovarsi tutti insieme, eventualmente anche in compagnia di altre persone», prosegue.
«Un elemento che rende ancora più urgente riuscire a individuare il loro attuale luogo di permanenza».
«Purtroppo – spiegano dal Comitato – non abbiamo elementi certi sugli indumenti che indossavano al momento della scomparsa».
«È importante ricordare che i minori non possono essere allontanati arbitrariamente dalle strutture che li ospitano», spiegano dall’associazione.
«Esistono percorsi legali e istituzionali per tutelare i figli e ricongiungere la famiglia nel modo corretto. Portare via i bambini senza autorizzazioni espone loro e la madre stessa a rischi seri, oltre a complicare ulteriormente la situazione», aggiunge il Comitato.
«Il nostro appello è che Jasminka si metta in contatto con le autorità o con i servizi competenti, affinché si possa affrontare tutto nel modo giusto, mettendo al centro la sicurezza e il benessere dei bambini».
«Chiunque dovesse riconoscere Jasminka o i minori, oppure avere informazioni utili sui loro spostamenti, è invitato a contattare immediatamente il 112», spiegano dal Comitato.
«Il nostro unico obiettivo è garantire la sicurezza dei minori e accertarci che l’intero nucleo venga seguito nel modo corretto, con il supporto delle autorità e dei servizi preposti», aggiungono.
«Per qualsiasi segnalazione o informazione, anche apparentemente marginale, è possibile contattarci in qualsiasi momento, siamo operativi 24 ore su 24 al numero 388 189 4493», conclude il volontario.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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