Jose Antonio Kast Rist è stato eletto presidente del Cile il 14 dicembre 2025 con il 58,2 per cento dei voti, contro il 41,8 per cento della rivale comunista Jeannette Jara. La sua vittoria rappresenta un cambiamento notevole nello scenario politico del paese sudamericano. Avvocato di origini tedesche, ha trionfato al ballottaggio promettendo un ordine pubblico ferreo e un rilancio economico.
Nato il 18 gennaio 1966 a Santiago del Cile, Kast è il più giovane figlio di una famiglia di immigrati tedeschi arrivati nel paese negli anni '50. Il padre, Erich Kast, fu membro del Partito nazista.
Kast ha studiato giurisprudenza presso la Pontificia Università Cattolica del Cile.
Prima di entrare in politica, ha esercitato la professione di avvocato ed è stato anche direttore di una società immobiliare di proprietà della sua famiglia.
È fratello di una figura politica di rilievo, come Miguel Kast, ex presidente della Banca Centrale durante il regime di Pinochet.
Kast è entrato in politica negli anni '90 con l’Unione Democratica Indipendente (UDI). È stato consigliere comunale a Buin dal 1996 al 2000, per poi approdare alla Camera dei Deputati nel 2002, dove ha ricoperto l’incarico fino al 2018.
Candidato alla leadership dell’UDI nel 2010, ha ottenuto il 33 per cento dei voti. Nel 2012 ha assunto la carica di Segretario Generale del partito, mantenendola per un mandato di due anni. Nel 2016 ha rotto con l’UDI per candidarsi alle elezioni presidenziali del 2017 come indipendente, presentandosi come outsider conservatore.
Nel 2018 ha fondato "Acción Republicana", trasformata l’anno successivo nel Partito Repubblicano. Alle presidenziali del 2021 è arrivato secondo al primo turno con il 27,91 per cento, perdendo poi il ballottaggio contro Gabriel Boric.
Confermato candidato repubblicano nel novembre 2024, ha lanciato la campagna per le elezioni del 2025 nell’agosto dello stesso anno, concentrandosi su ordine pubblico e rinnovamento istituzionale, fino alla vittoria del 14 dicembre.
Kast promuove una linea rigorosa contro la criminalità e l’immigrazione illegale, con proposte che includono deportazioni rapide e la creazione di una polizia anti-migranti. Socialmente conservatore, si oppone all’aborto e sostiene il modello della famiglia tradizionale.
La sua retorica combina temi di sicurezza, economia e valori cattolici, rivolgendosi ad un elettorato in cerca di cambiamento.
È sposato dal 1991 con l’avvocata cilena di origine basca María Pía Adriasola. La coppia ha nove figli.
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Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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