La Germania pianifica l’invio di truppe della Bundeswehr a supporto delle difese lungo il confine tra Polonia, Bielorussia e Kaliningrad. La missione, prevista da aprile 2026 fino alla fine del 2027, rafforza l’operazione "East Shield" e riflette le preoccupazioni di Berlino di fronte ad una possibile minaccia russa e ad un eventuale ridimensionamento del sostegno statunitense in Europa.
La Germania pianifica di inviare soldati della Bundeswehr a supporto delle difese del confine tra Polonia, Bielorussia e l'enclave russa di Kaliningrad. L'annuncio del ministro della Difesa tedesco è arrivato il 13 dicembre 2025.
Le truppe tedesche dovrebbero unirsi all'operazione "East Shield" (Scudo Orientale) della Polonia a partire da aprile 2026 e la missione è prevista fino alla fine del 2027. Secondo alcuni media, è previsto un dispiegamento di circa 50 soldati.
La mossa mira a potenziare le difese contro un eventuale attacco alla Polonia, che fa parte della NATO.
Secondo quanto riportato da Bild, citando un portavoce del ministero, le truppe tedesche svolgeranno come compito principale il lavoro di ingegneria nella Polonia settentrionale e orientale. L’intervento consiste nella realizzazione di "posizioni, la costruzione di sistemi di trincee, la posa di filo spinato e l'erezione di barriere anti-carri armati". Gli ingegneri tedeschi contribuiranno, quindi, alla costruzione di un muro di confine per difendere la Polonia da un'ipotetica aggressione russa.
L'operazione Scudo Orientale è un progetto da 2,3 miliardi di euro ed è in corso da maggio 2024. L’operazione, lanciata dalla Polonia, è volta a rafforzare la sicurezza lungo il confine orientale del Paese.
La mossa non è stata classificata come schieramento armato straniero, quindi non necessiterà dell'approvazione del parlamento, "poiché non si tratta di un dispiegamento di forze armate tedesche all'estero ai sensi della legge sulla partecipazione parlamentare e non vi è alcun pericolo immediato per i soldati derivante da conflitti militari".
La decisione di Berlino è arrivata mentre persistono le tensioni tra la Russia e i paesi europei.
Il 13 dicembre, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha sottolineato che l’Europa deve prepararsi a fronteggiare la crescente minaccia della Russia senza poter contare sul sostegno degli Stati Uniti. Le sue dichiarazioni assumono particolare rilievo in seguito alla pubblicazione della nuova strategia di sicurezza nazionale statunitense, ampiamente interpretata come un disimpegno di Washington dal continente europeo.
Merz ha osservato che "i decenni della Pax Americana sono sostanzialmente terminati per l’Europa e per la Germania, così come li conoscevamo".
Merz ha aggiunto che "gli Stati Uniti perseguono ora con grande determinazione i propri interessi, il che significa che anche noi dobbiamo iniziare a tutelare i nostri."
Le dichiarazioni di Merz sottolineano l'urgenza per l'Europa di rafforzare la propria sicurezza e autonomia strategica in un contesto internazionale segnato da crescenti tensioni con la Russia e da un possibile ridimensionamento dell'impegno statunitense sul continente.