14 Dec, 2025 - 18:20

Il Pd perde la pazienza con Conte dopo Atreju: crolla la favola del campo largo?

Il Pd perde la pazienza con Conte dopo Atreju: crolla la favola del campo largo?

Conte cerca di smarcarsi dal centrosinistra, ma dal Nazareno gli ricordano che nei fatti il Movimento 5 Stelle e il Pd sono sempre andati insieme alle elezioni regionali.

Speranza, Boccia, Picierno, Alfieri e anche Schlein: il leader M5s riesce a compattare tutto il Pd contro di lui.

L'ex ministro della Salute del Governo Conte II, colui il quale ha attraversato la fase della pandemia con l'allora presidente del Consiglio pentastellato, evidenzia come le parole di Conte contraddicano i fatti. 

Dinanzi al recalcitrare dell'alleato M5s anche il capo dei senatori dem, Francesco Boccia, evidenzia le contraddizioni delle parole di Conte.

Ma oggi è stata la giornata in cui quasi tutto il Pd si è scagliato contro il leader M5S, anche chi in passato lo aveva sempre difeso.

Parole che, tuttavia, evidenziano come – nonostante la 'testardaggine' di Elly Schlein – quello del campo largo di centrosinistra sia ancora un cantiere in corso.

A meno di due anni dalle elezioni del 2027 e con un centrodestra diviso ma capace sempre di trovare la quadra, si tratta di un lusso che al Nazareno non possono permettersi.

Conte fa arrabbiare il Pd, Schlein: “L'alleanza è nei fatti"

Elly Schlein tiene fede al mantra del 'testardamente unitari' e, davanti all'assemblea nazionale Pd, sorvola su Giuseppe Conte che ieri ad Atreju ha detto che non c'è nessuna alleanza in campo.

La segretaria si limita a fotografare la realtà: le alleanze in tutte le regioni, il pacchetto di emendamenti unitari alla manovra.

"L'alleanza è nei fatti", ha osservato evitando di inasprire la polemica. 

A rispondere al leader M5S ci pensano gli altri, fedelissimi e non della linea unitaria dettata dalla segretaria dem.

Il leader M5s compatta i dem: Boccia, Speranza e riformisti all'attacco

A far notare a Conte come la sua uscita contraddica “i fatti” è anche il senatore Roberto Speranza, ex ministro del governo a guida pentastellata.

Speranza arrivando all’assemblea del Pd ricorda che

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in realtà nelle ultime elezioni regionali siamo sempre andati insieme: mi sembra che ci sia un percorso comune, però è anche giusto che ognuno abbia la propria identità.

E poi evidenzia – a vantaggio del leader M5S – che esiste una differenza tra un'alleanza ed essere un unico partito.

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È un'alleanza non siamo lo stesso partito.”

Più categorico il capogruppo in Senato Francesco Boccia, anche lui membro dell'esecutivo Conte II.

L'ex Ministro per gli affari regionali e le autonomie che ha invocato 'rispetto' e ha messo i cosiddetti puntini sulle 'i'.

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Mi sento di dire a Conte che, come lui dice che si farà un programma se ci saranno alcuni punti fermi, io dico la stessa cosa: si farà una coalizione quando ci saranno i punti fermi. Gli ricordo che prima non governava nessuna Regione e ora ne governa due”.

Sottolinea Boccia che non contento decide di affondare il colpo:

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“Mi pare di poter dire che quando siamo uniti si vince: la coalizione c'è, mi pare evidente, i risultati si vedono e ci vuole rispetto per tutti i partiti della coalizione, non solo per Pd che è abituato. 

I riformisti rompono gli indugi: “Servono chiarezza e i valori non sono negoziabili” 

E se questa è la reazione di chi fino a oggi ha sempre cercato di moderare le polemiche con il leader del Movimento 5 Stelle, non sorprendono le dichiarazioni di chi, come Pina Picierno e buona parte dei riformisti del Pd, non hanno mai visto bene l'alleanza.

Per l'eurodeputata del Pd, con Conte serve fare chiarezza poiché 'non basta recitare la formula 'testardamente unitaria'.

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“Conte ha anche detto da Atreju che lui non è alleato di nessuno. Non ne usciremo chiudendo gli occhi e recitando una formula che ci rassicura 'testardamente unitaria'. Serve chiarezza. Alcuni di noi continuano a chiedere a questa assemblea una mobilitazione per l'Ucraina, perché Kiev è la nostra nuova Ventotene.”

Alessandro Alfieri, area Bonaccini oggi entrata in maggioranza, avverte Conte:

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Ai Cinque Stelle va ricordato che i valori non sono negoziabili: a Conte vogliamo dire che non sono ammessi ammiccamenti alle politiche trumpiane. 

Appendino difende Conte: “Testardamente coerenti e credibili”

A difendere Giuseppe Conte è intervenuta l'ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, che si è detta stupita delle dichiarazioni rilasciate oggi da Boccia e dagli altri dirigenti del Pd. 

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“Siamo al rovesciamento dei fatti: qui a chiedere rispetto è la comunità del M5S. Noi abbiamo sempre e solo una linea, quella uscita da Nova, quella dei progressisti indipendenti pronti a lavorare per costruire un'alternativa credibile al governo Meloni.”

Ha dichiarato la deputata M5S tra le voci più critiche nel partito sull'alleanza con il Pd. Appendino ha, poi, ribadito quanto detto da Conte ad Atreju:

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“Ma saremo in una coalizione solo se ci saranno le condizioni per noi: abbiamo un'identità, forte e radicale, che non svenderemo e non accettiamo di essere trattati in maniera subalterna.

E poi conclude con un riferimento diretto:

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“Se l'obiettivo è battere la destra non serve essere testardamente unitari ma testardamente coerenti e credibili per parlare al popolo degli invisibili e recuperare la fiducia dei tanti disillusi che hanno smesso di credere nella politica.

 

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