I giardini di Castel Sant'Angelo a Roma sono tappezzate di bandiere tricolori e l' entusiasmo è palpabile quando la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sale sul palco della kermesse di Fratelli d'Italia, Atreju, per concludere con il suo intervento l'edizione "migliore di sempre".
"Sono giornate che profumano di appartenenza, vedervi così orgogliosi con le nostre bandiere mi ripaga di tutto il lavoro fatto per il bene di questa nazione. Noi siamo stati gli artefici del nostro destino".
Ha esordito la premier tra applausi e ovazioni. Ha subito ringraziato la "comunità Atreju" cogliendo l'occasione per una prima stoccata al centrosinistra, facendo capire subito quale sarà il tono del suo intervento.
"Ogni volta che a sinistra parlano male di qualcosa va benissimo. Parlano male di Atreju ed è l'edizione migliore di sempre, parlano male del governo e i sondaggi salgono, hanno tentato di boicottare una casa editrice e quella è diventata famosissima."
Ha osservato con ironia la leader di Fratelli d'Italia che poi ha continuato:
"Si portano da soli una sfiga che manco quando capita la carta della pagoda al Mercante in fiera, visto che siamo in clima natalizio. Grazie a tutti quelli che hanno fatto le macumbe".
Poi, arriva la difesa al centrodestra dalle accuse di essere divisi e di stare insieme solo per le 'poltrone'.
"L'alleanza non è nata per ravanare poltrone, ma per 30 anni di battaglie comuni.Qui non ci sono ammucchiate, quelle le fa la sinistra per il potere".
Nel suo intervento, Giorgia Meloni delinea la roadmap per il futuro, toccando temi caldi con toni decisi. Una road map per la riconferma a Palazzo Chigi nel 2027 a trazione decisamente 'sovranista'.
Sull'immigrazione, ad esempio, si registra un doppio affondo:
"I centri in Albania funzioneranno, ma per colpa dei giudici c'è un anno e mezzo di ritardo. Prima le parole d'ordine erano 'porti aperti', ora è 'difesa dei confini'".
Sull'Islam ribadisce infiammando la platea:
"Non siamo disposti a coprire con un velo la nostra identità, per questo il PdL di Fdi".
C'è poi il tema della famiglia, dopo il caso della cosiddetta 'famiglia nel bosco”:
"Educare i figli è compito dei genitori, i figli non sono dello Stato. Faremo un piano casa per i giovani coppie".
Giorgia Meloni, inoltre, replica sulle accuse del centrosinistra di aver smantellato la sanità pubblica, snocciolando numeri: “43 miliardi nel 2026, 17 in più rispetto al 2022 quando c'era la sinistra".
Occhi anche all'Europa e al mondo:"L'Europa non è al tramonto, è una civiltà viva. Trump dice che dobbiamo organizzarci? Buongiorno Europa...".
Sull'Ucraina un altro affondo al centrosinistra: "La pace si costruisce con la deterrenza, non con le canzoni di Lennon".
Infine un ultimo passaggio sulla credibilità del governo: "Gli italiani finalmente si fidano, e la credibilità produce ricchezza".
Grazie #Atreju! pic.twitter.com/CRjgccFiOp
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) December 14, 2025
Il clou è la provocazione è diretta a Elly Schlein e al centrosinistra, con frecciate taglienti e ironia natalizia.
"Non accettiamo lezioni da chi fa il comunista con il ceto medio e il turbo-capitalista con i centri di potere", tuona Meloni sulla Manovra.
"La sinistra governerebbe con le lettere degli avvocati", aggiunge accendendo gli animi dei presenti.
Arriva anche lo sfottò sulle regionali: "Finite 3 a 3, la sinistra che diceva 5 a 1 e prometteva di tutto ritenti...".
Forse qualcuno le ha detto che a pochi passi da lì, anche Elly Schlein stava parlando di lei all'Assemblea nazionale del Pd, e allo ecco il riferimento diretto alla segretaria dem assente da Atreju:
"Chi scappa dal confronto vuol dire che non ha contenuti. Qui il campo largo, ma chi dovrebbe federarli,come Schlein, non si è presentata".
Un'ultima nota ironica sulla notizia della nomina della cucina italiana patrimonio dell'umanità dall'Unesco: "Premio alla cucina italiana? La sinistra rosica, da giorni mangiano tutti da kebabaro".
Ad Atreju Meloni non solo celebra il presente, ma lancia la sfida sovranista per il 2027: un centrodestra unito, programmatico e pronto a difendere identità e confini contro un centrosinistra senza contenuti.
La premier parte ufficialmente all'attacco per Palazzo Chigi, surfando su sondaggi in ascesa e un entusiasmo militante che profuma di rivincita.
Ecco allora cosa ha detto Giorgia Meloni oggi ad Atreju 2025.