Quando torna Djimsiti? Le ultime sul recupero dall'infortunio

L’infortunio di Berat Djimsiti ha fatto scattare l’allarme in casa Atalanta. Il difensore albanese è stato costretto a fermarsi durante la sfida contro il Cagliari, lasciando il campo a inizio ripresa a causa di un problema muscolare. 

Grande preoccupazione tra lo staff tecnico della Dea, consapevole del momento delicato della stagione con tanti impegni decisivi all’orizzonte. Raffaele Palladino si augura che non sia nulla di grave ma tutto dipenderà dall'esito degli esami. Quando torna Djimsiti? Scopriamo le ultime sull'infortunio.

Atalanta, quando torna Djimsiti?

Djimsiti ha accusato un fastidio al flessore della gamba destra e ha chiesto immediatamente il cambio. Palladino ha scelto la via della prudenza, optando per la sostituzione senza grandi esitazioni. Al suo posto è entrato Honest Ahanor, che ha chiuso con una prova ampiamente sufficiente. 

Nei prossimi giorni il difensore si sottoporrà agli esami strumentali per chiarire l’entità del problema e capire se si tratti di un sovraccarico o di una lesione muscolare. Solamente allora sarà possibile stabilire con maggiore precisione i tempi di recupero e il programma di rientro. 

Quali partite salta

Lo stop di Djimsiti sembra abbastanza serio ed è probabile che il suo 2025 sia già finito. Il centrale albanese proverà a recuperare per le sfide contro Genoa e Inter, ma al momento la sua presenza è in forte dubbio.

Se l’infortunio dovesse rivelarsi più serio, invece, Djimsiti rimarrebbe ai box anche contro Roma e Bologna. Al momento si tratta di semplici previsioni e bisognerà attendere qualche ora per chiarire la situazione. 

La stagione di Djimsiti

Djimsiti è stato una delle colonne della difesa nerazzurra in questa prima parte di stagione. Il classe ’93 ha garantito grande continuità, collezionando 14 presenze in campionato di cui 11 da titolare. 

Il suo infortunio rischia di creare più di qualche problema a Palladino, che deve già rinunciare a Scalvini e Kossounou, pronto per la Coppa d’Africa. La speranza è che lo stop sia meno grave del previsto ma, in ogni caso, la Dea non correrà rischi inutili.