13 Dec, 2025 - 18:06

Cosa fa oggi il vero Jordan Belfort, il protagonista di "The Wolf of Wall Street"?

Cosa fa oggi il vero Jordan Belfort, il protagonista di "The Wolf of Wall Street"?

Che fine ha fatto Jordan Belfort, l’uomo che ha ispirato “The Wolf of Wall Street”? Oggi, l'imprenditore è soprattutto un conferenziere motivazionale e formatore nelle vendite che vende corsi e consulenze, sfruttando il suo “Straight Line System”, una metodologia di vendita che guida il cliente su un percorso diretto, dal primo contatto alla chiusura, per assicurare la vendita.

Nonostante continui a generare reddito con libri, eventi e podcast, resta legato agli obblighi di risarcimento multimilionari verso le vittime delle sue frodi finanziarie.​

Jordan Belfort, “The Wolf of Wall Street” in film ispirato a una storia vera

“The Wolf of Wall Street” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio, è tratto dalle memorie autobiografiche di Jordan Belfort, un ex broker newyorkese protagonista di una delle più clamorose stagioni di speculazione di Wall Street tra anni ’80 e ’90.

Nel film ritroviamo, le sue vicende reali: l’ascesa fulminea con la società di intermediazione Stratton Oakmont, le penny stock (titoli azionari minori con costi minori emesse da società appena nate), il suo pump-and-dump e il metodo aggressivo di vendita telefonica.

Dopo le indagini dell’FBI e della SEC, Belfort ha patteggiato, è diventato informatore e ha scontato 22 mesi in una prigione federla edel Nevada, preludio alla lunga fase di risarcimento alle migliaia di clienti truffati.​

Cosa fa oggi il vero Jordan Belfort

Nel 2025 Jordan Belfort ha trasformato il suo passato nel centro di un business globale fondato su conferenze, corsi di formazione per aziende e consulenze ad alto costo, promossi anche attraverso il suo sito ufficiale e tour internazionali.

Si presenta come esperto di vendite, persuasione e mentalità da “top producer”, proponendo il suo “Straight Line System” per “chiudere” più contratti e migliorare le performance commerciali, con eventi che lo portano regolarmente in Europa e in altre aree del mondo.​

I prezzi per i suoi discorsi variano tra i $ 30.000 e i $ 75.000, mentre i costi per i seminari di vendita possono toccare gli $ 80.000.

Parallelamente, Belfort è diventato una presenza stabile nel mondo dei media: continua a pubblicare libri di business e crescita personale, partecipa come ospite a talk show e format d’approfondimento, e ha costruito attorno al proprio nome un vero brand motivazionale. 

Podcast, formazione online e business digitale

Tra i corsi tenuti da Belfort, c'è anche “Sales School”, un podcast in cui Belfort dispensa consigli su come vendere qualunque prodotto a chiunque, con episodi brevi incentrati su tecniche di comunicazione, linguaggio del corpo, gestione delle obiezioni e psicologia del cliente.

Questo contenuto gratuito funziona anche come funnel: chi lo segue viene indirizzato verso programmi più strutturati, masterclass online, percorsi di coaching e live event ad alto ticket.​

Accanto al podcast, Belfort promuove piattaforme di formazione e training intensivi sulle vendite, spesso in collaborazione con organizzatori locali, come dimostrano i suoi eventi europei in programma tra il 2024 e il 2025 dedicati a imprenditori e aspiranti trader.

Il suo posizionamento è quello del “guru delle vendite” che, dopo aver costruito e distrutto un impero finanziario, mette a disposizione le stesse abilità di persuasione promettendo, stavolta, un utilizzo “etico” e regolato dalle lezioni del passato.​​

Patrimonio, controversie e nuova immagine pubblica

Sul piano finanziario la situazione resta complessa: alcune fontiparlano di un “net worth” che si aggira attorno a meno 100 milioni di dollari: Belfort deve risarcire di cento milioni di dollari le persone che sono state vittime dei suoi crimini finanziari e, inoltre, un accordo con la giustizia statunitense prevederebbe che Belfort versi almeno 10.000 dollari al mese a vita, motivo per cui deve destinare una parte consistente degli incassi da interventi pubblici e diritti d’autore al risarcimento dei danneggiati.​

Non sono mancate polemiche: negli anni Belfort è stato accusato di non pagare abbastanza in rapporto ai suoi guadagni e nel 2020 ha persino citato in giudizio un produttore di “The Wolf of Wall Street” per una disputa sui diritti del film.

Allo stesso tempo, la sua vita privata è divenuta meno "turbolenta": si è risposato, è diventato nonno e ha sfruttato questa narrativa familiare per rafforzare l’immagine di uomo cambiato che ha abbandonato gli eccessi rappresentati nel film, pur continuando a monetizzare la figura del “lupo” che il cinema ha reso leggendaria.​

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