Joaquin Cortés è malato? È una domanda che circola insistentemente dal 2023 e che, ancora oggi, continua a tenere banco tra fan, curiosi e appassionati di gossip.
Il motivo è semplice: il ballerino di flamenco più famoso al mondo ha vissuto più di un episodio serio, tra ricoveri improvvisi, valori clinici preoccupanti e racconti social che hanno fatto scattare l’allarme. E il dettaglio che inquieta di più? A distanza di tempo, la diagnosi non è ancora definitiva.
L’ultimo spavento - uno svenimento improvviso davanti ai figli e il ricovero d’urgenza a Madrid - ha riacceso i riflettori sulla salute di Joaquin Cortés, spingendo migliaia di utenti a cercare risposte su Google. Influenza sottovalutata? Polmonite? Qualcosa di più complesso?
Tra esami, silenzi e dichiarazioni dirette, ecco cosa si sa davvero su cosa sta succedendo al ballerino.
Chi è davvero Joaquin Cortés e perché le sue condizioni fisiche fanno così notizia? Nato a Cordova il 22 febbraio 1969, il ballerino ha costruito una carriera basata su forza, controllo e resistenza estrema.
Fin da bambino ha mostrato un talento fuori scala per la danza e, dopo il trasferimento a Madrid nel 1981, ha trasformato la passione in professione. Nel 1984 è entrato nella Compagnia Nazionale di Balletto di Spagna, diventando uno dei volti più riconoscibili del flamenco contemporaneo.
Si è esibito nei teatri più importanti del mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, incarnando per anni l’idea di un artista instancabile. Proprio per questo molti utenti si chiedono: com’è possibile che uno sportivo di questo livello finisca improvvisamente in ospedale?
La risposta, come spesso accade, è più complessa di quanto sembri.
Da quando Joaquin Cortés stava male? Secondo il suo stesso racconto, i primi segnali sono comparsi diverse settimane prima del ricovero del 2023. Tosse continua, stanchezza anomala, mal di testa. Sintomi che il ballerino ha inizialmente attribuito allo stress e ai ritmi serrati delle prove, senza fermarsi.
Nel frattempo continuava a ballare tra Madrid e Barcellona, senza condividere il malessere nemmeno con i colleghi. Una scelta che oggi molti fan commentano online chiedendosi: ha sottovalutato i segnali del suo corpo?
Il punto di svolta è arrivato durante un gesto quotidiano, accompagnare il figlio Romeo a scuola, quando ha iniziato a sentirsi stordito mentre guidava. Da lì, la situazione è precipitata.
Cosa è successo il giorno dello svenimento? Secondo il terribile racconto di Joaquin Cortés, dopo essere rientrato a Madrid da San Sebastián, la tosse è tornata in modo violento. Durante il tragitto dall’aeroporto ha perso la vista per alcuni istanti, tanto da dover chiedere alla moglie Mónica Moreno di prendere il volante.
Poco dopo, una volta a casa, è svenuto davanti ai figli Romeo e Andrea, di tre e due anni. Un episodio che ha scosso profondamente l’artista e che ha reso inevitabile la corsa al pronto soccorso.
Qui i medici hanno riscontrato un dato allarmante: una saturazione di ossigeno nel sangue molto bassa. È a questo punto che Joaquin Cortés è stato ricoverato d’urgenza a Madrid.
Durante il ricovero è stato sottoposto a controlli approfonditi: test cardiologici, neurologici e pneumologici. Un percorso diagnostico complesso, necessario per capire perché un uomo sano, sportivo e non fumatore fosse arrivato in quelle condizioni.
Il ballerino ha raccontato di essere stato curato con antibiotici e ossigeno, restando sotto osservazione per circa una settimana.
"Pensavo di avere un’influenza e quasi muoio", ha dichiarato ai giornalisti dopo la dimissione. Una frase che ha fatto il giro del web e che ha alimentato una domanda ricorrente: perché la diagnosi non è ancora chiara?
Che malattia ha davvero Joaquin Cortés? Al momento, nessuna risposta sembra essere definitiva. I medici parlano di una possibile polmonite, probabilmente causata da un batterio e aggravata da altri fattori. È stato escluso il Covid, ma il quadro clinico resta aperto.
Già nel 2023 il ballerino aveva raccontato di essere arrivato in pronto soccorso con una saturazione molto bassa, senza che venisse individuata una patologia precisa.
Da allora si sottopone regolarmente a controlli cardiologici, neurologici e pneumologici. Ed è proprio questo dettaglio che spinge molti utenti a chiedersi: perché dopo due anni non c’è ancora una diagnosi certa? Intanto il ballerino è tornato alla sua quotidianità, nonostante l'attenzione continua alla sua salute.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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