Joaquín Cortés è uno dei volti simbolo del flamenco nel mondo, eppure le sue apparizioni sono di certo più rare, rispetto agli anni Novanta e Duemila, quando era una star planetaria anche fuori dal circuito della danza.
Ballerino e coreografo nato a Cordova, classe 1969, Cortés è diventato famoso per aver portato il flamenco sui grandi palcoscenici internazionali, contaminandolo con balletto e danza contemporanea: trasforma la danza in uno spettacolo pop che unisce il globo intero.
Dopo decenni di tournée, tv e collaborazioni con la moda e il cinema, negli ultimi anni ha rallentato il ritmo, per via della pandemia, di alcuni problemi di salute e anche del desiderio di dedicarsi di più alla famiglia: sta, tuttavia, preparando un ritorno in grande stile.
Nel 2025 Cortés è tornato stabilmente sulle scene con una nuova fase di “Esencia”, uno spettacolo che aveva presentato per la prima volta nel 2017 e che oggi ripropone in versione rinnovata, in veste di omaggio al flamenco e alla sua storia personale.
A marzo 2025 i media spagnoli hanno raccontato il suo ritorno dopo “un tempo fuori dai palcoscenici”, con la preparazione di una nuova tournée internazionale che tocca città come Lisbona e Guimarães, per ritrovare un ruolo di protagonista presso le scene mondiali.
Nel frattempo, Cortés mantiene un forte legame con Madrid e con i tablao storici: nel 2025 è stato celebrato il suo ritorno in uno dei locali simbolo del flamenco, il Cardamomo, in una serata definita “magica” dagli organizzatori.
Sui social ufficiali documenta prove, backstage e premi, come il riconoscimento “Influencia Hispana 2025” nella categoria Arte, che ne sottolinea ancora oggi lo status di riferimento mondiale della danza spagnola.
Negli ultimi anni è stato visto anche in contesti mondani e benefici: nel 2024 ha partecipato a eventi di gala a Roma per i 160 anni della Croce Rossa e a photocall e anteprime cinematografiche a Madrid, segno che resta una presenza richiesta nel circuito delle celebrity.
A livello privato vive una relazione stabile con la psicologa Mónica Moreno, con cui ha due figli, Romeo e Andrea.
Joaquín Cortés nasce a Cordova nel 1969 in una famiglia gitana e si trasferisce da bambino a Madrid, dove inizia a studiare danza, entrando a 15 nel Ballet Nacional de España, con cui viaggia in tournée e si fa conoscere in tutto il mondo anche come solista.
All’inizio degli anni Novanta lascia la compagnia per costruire un proprio percorso: nel 1992 fonda il Ballet Flamenco Joaquín Cortés, passo decisivo per ottenere maggiore libertà creativa e sviluppare uno stile che fonde flamenco, balletto e danza contemporanea. Il primo tour con la sua compagnia si chiama "Cibayí".
Nel 1995, poi, dà vita allo spettacolo “Pasión Gitana”, che debutta al Teatro Albéniz di Madrid e che in pochi anni gira più di 40 Paesi superando il milione e mezzo di spettatori.
Nel 1996 porta “Pasión Gitana” in America e diventa il primo danzatore spagnolo a essere headliner al Radio City Music Hall di New York; nel 1997 lo spettacolo arriva in Giappone, Australia e America Latina, consolidando la sua fama globale.
Sempre nel 1997 registra il CD “Gypsy Passion Band” come percussionista e direttore musicale, diventando uno dei pochi artisti spagnoli a pubblicare un album in tutto il mondo, e collabora con Luciano Pavarotti in un concerto benefico per sostenere il Festival di Spoleto.
Nel 1998 è invitato a presentare il suo lavoro all’Expo universale di Lisbona, dove viene visto da decine di migliaia di persone, mentre a inizio Duemila lancia nuovi spettacoli come “Live” (2001), presentato alla Royal Albert Hall di Londra con grande successo, e “Love and Hate” (2004), con cui gira Italia, Belgio, Germania, Austria e Spagna.

Joaquín Cortés durante le prove di "My Solitude" al Palau Sant Jordi di Barcellona, 11 luglio 2006.
Parallelamente il suo nome diventa un marchio globale: a metà anni Duemila lancia profumi come “Yekipe”, “24K” e “Night Show” e diventa volto di brand di lusso come Chopard, IWC, Veuve Clicquot e Samsonite, oltre a partecipare a iniziative benefiche per la Fondazione Rava.
Negli anni successivi continua a portare in tournée lavori come “Calé”, che nel 2012 tocca città in Europa, America Latina e Russia, confermando una carriera costruita più sui palcoscenici internazionali che sulla tv tradizionale.
Nel 2018 entra anche nel mondo dei talent show televisivi come giurato in programmi di ballo in Spagna e Messico, rafforzando la propria immagine di “maestro” per le nuove generazioni di danzatori.
A fine 2019 presenta “Esencia” ad Atene con una serie di spettacoli sold out, e nel 2020 prepara una tournée mondiale che viene frenata dalla pandemia ma diventa poi il filo conduttore del suo ritorno sulle scene, fino alla nuova stagione di successi e riconoscimenti del 2025.