Webinar di Francesca Albanese nelle scuole: Valditara ordina ispezioni, esplode il caso politico 

I webinar sulla Palestina di Francesca Albanese nelle scuole italiane continuano ad essere un caso politico, Nelle ultime ore il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha deciso di avviare delle ispezioni in alcuni istituti scolastici coinvolti.

A far discutere e scatenare l'ennesima polemica sarebbero gli incontro tenuti dalla relatrice speciale dell'Onu per i territori occupati della Palestina in alcune scuole della Toscana. 

Incontri su cui il ministero dell'Istruzione ha deciso di disporre un ispezione per ricostruire quanto accaduto e eventuali responsabilità da parte degli organi scolastici.

Ad essere diventate un caso, in particolare, sarebbero alcune presunte dichiarazioni rilasciate dalla relatrice Onu sul governo.

Perché i webinar di Albanese sono finiti nel mirino del Ministero?

Al centro dell'ultimo caso politico che coinvolge Francesca Albanese ci sono un ciclo di webinar sulla Palestina destinati agli studenti di alcune scuole medie e superiori italiane. 

La polemica attuale riguarda nello specifico l'intervento presso un liceo di Pontedera durante l'orario scolastico e arriva a pochi giorni da un analogo caso denunciato dalla Lega nelle scuole di Pisa e Massa.

Questa volta la denuncia arriva dagli esponenti locali di Fratelli d'Italia, che con in una nota – ripresa dal quotidiano Il Giornale - sottolineano alcune presunte dichiarazioni rilasciate da Albanese nel corso dell'incontro a distanza con gli studenti.

Dichiarazioni che per i toni e i contenuti hanno messo in allarme il Ministero dell'Istruzione.

Valditara avvia le ispezioni: “Dichiarazioni se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato.”

Presunte dichiarazioni – al momento non accertate né confermate - che hanno spinto il ministro dell'Istruzione Valditara ad avviare un'ispezione per verificare quanto accaduto ed eventuali responsabilità degli organi scolatici. 

Leggo su organi di stampa che in alcune scuole toscane una relatrice, invitata durante l'orario scolastico ad intervenire su fatti di attualità, avrebbe rilasciato dichiarazioni che, se comprovate, potrebbero costituire ipotesi di reato.”

Ha dicharato il ministro che poi ha annunciato l'avvio delle ispiezioni:

“Ho chiesto agli organi competenti di avviare una immediata ispezione per verificare la realtà dei fatti e la eventuale responsabilità di organi scolastici. 

Inoltre, il ministro  ha aggiunto all'Adnkronos che i "fatti, se confermati, sono di estrema gravità".

Le prime polemiche erano iniziate già nei giorni scorsi, in occasione degli incontri in alcune scuole di Massa e Pisa. Il 10 dicembre poi il webinar nella scuola di Pontedera al centro dell'azione ispettiva del ministero. 

Nel pomeriggio il Ministero dell'Istruzione e del Merito, ha inviato una circolare alle scuole ribadendo che la scelta di ospiti e relatori negli eventi "riguardanti tematiche di ampia rilevanza politica e sociale" negli istituti scolastici deve garantire il confronto "tra posizioni diverse e pluraliste". 

Malan (FdI): “Valditara ha fatto bene, basta con l'indottrinamento nelle scuole”

L'iniziativa di Valditara ha contribuito ad inasprire la polemica. 

Il senatore di Fratelli d'Italia, Lucio Malan, ha plaudito all'iniziativa del ministro Valditara.

“Il ministro Valditara ha fatto molto bene. E' inaccettabile che i ragazzi siano sottoposti alla propaganda di questa donna. Senza un contradditorio che possa offrire un'altra visione e per di più con le domande filtrate. Siamo all'indottrinamento.Ok l'autonomia scolastica, ma è l'istruzione pubblica non si può fare. E' ora di finirla, a scuola si devono insegnare le cose che servono per farsi una propria opinione, non si deve fare indottrinamento”.

Ha dichiarato Malan ai microfoni dell'inviato di Tag24.it, Francesco Fatone.

“Ci risiamo! Dopo Pisa e Massa, ora è il turno di Pontedera. Anche qui, infatti, Francesca Albanese ha potuto fare la sua consueta propaganda in un liceo. 

Si legge in una nota firmata dal commissario della Lega in Toscana Andrea Crippa assieme ai deputati toscani del Carroccio Andrea Barabotti, Elisa Montemagni, Tiziana Nisini ed Edoardo Ziello.

È inaccettabile che nelle scuole si svolgano lezioni che risultano chiaramente orientate contro il Governo e prive di reale contraddittorio. Per la Lega, sempre al fianco del ministro Valditara che bene ha fatto ad inviare gli ispettori, i nostri ragazzi non possono essere vittime di manipolazione ideologica, soprattutto in classe”.

Conclude la nota.

“Bene ha fatto il ministro Valditara a chiedere agli organi competenti di avviare un’ispezione per verificare la realtà dei fatti e l’eventuale responsabilità degli organi scolastici. Se confermato, sarebbe un episodio grave e inaccettabile. La propaganda di Francesca Albanese resti fuori dalle aule scolastiche”. 

Ha commentato, invece, Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati.