Domenica 14 dicembre andrà in scena la finale di Sarà Sanremo, l'ultima decisiva manche per i giovani talenti in gara. In diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo, si sfideranno sei artisti per conquistare l'accesso al Festival di Sanremo 2026.
Tra i finalisti più originali e di rottura del panorama urban c'è Welo. Soltanto due dei concorrenti in gara riusciranno a ottenere il pass per la sezione Nuove Proposte del Festival a febbraio.
Welo, una delle voci più autentiche della nuova scena urban italiana, è in finale a Sanremo Giovani con il brano Emigrato. La canzone, pubblicata per Island Records ed è disponibile sulle piattaforme digitali dal 25 novembre, è un vero e proprio manifesto generazionale che racconta la realtà senza filtri, con rabbia e ironia.
In Emigrato, la partenza non è vista come una semplice aspirazione, ma come un atto necessario, la scelta di chi è costretto a lasciare la propria casa per ricominciare altrove. Welo non romanticizza il Sud, ma lo descrive come un luogo dove "lo Stato è sempre assente, ingiustificato", e dove il talento spesso non basta per emergere.
Il brano è una cronaca sociale che utilizza immagini semplici ma potenti: dalla nonna che trasmette i valori, al lavoro in nero come quotidianità, ai trattori al posto dei grattacieli. Welo prende posizione, raccontando una realtà che non fa comodo ascoltare.
Come afferma l'artista stesso: "Emigrato perché qui lo Stato è sempre assente, ingiustificato". Nonostante la rabbia, l'ironia è usata come forma di sopravvivenza, unendo liriche taglienti, ironia popolare e il forte radicamento territoriale che lo contraddistingue.
Con Emigrato, Welo dimostra che la musica migliore nasce proprio da chi parte, senza però smettere mai di appartenere. Sulla vita privata di Welo, il focus è prevalentemente sulla sua identità e sulle sue radici.
La sua musica è un'espressione della sua identità e del contesto sociale da cui proviene, trasformando il racconto personale in un megafono per un'intera comunità.

Welo, all'anagrafe Manuel Mariano, è nato nel 1999. Le sue radici affondano nel Salento, un contesto in cui la musica è sempre stata per lui un rifugio e un'espressione identitaria. Giovanissimo, si è avvicinato al rap e alle sonorità urban, arrivando a fondare nel 2017 il collettivo 23.7.
La svolta come solista avviene nel 2022 con l'uscita del singolo Pass, che inaugura una nuova fase artistica. Da quel momento, Welo ha costruito un percorso coerente, pubblicando una serie di singoli che lo hanno reso noto per il suo stile riconoscibile.
Le sue canzoni non sono mai mero intrattenimento, ma cronaca sociale e specchio di una generazione che lotta tra precarietà e voglia di riscatto. Il 2023 segna un punto di svolta: il brano Malessere lo consacra come un artista emergente di riferimento nella scena urban.
Il 2024 è l'anno della vera consacrazione con l'uscita del suo primo EP ufficiale, WELO WE 23, un progetto che rielabora il suo percorso artistico e include collaborazioni importanti, come quella con Enzo Dong e Mikush.
A certificare la sua rilevanza nel panorama rap italiano è arrivata la collaborazione con l'icona Guè nel brano MY BOO, pubblicato a settembre 2024. Accanto alla musica, Welo porta avanti un approccio fortemente sociale: coinvolge spesso nei suoi videoclip ragazzi dei quartieri popolari, dando spazio a volti e storie che raramente vengono rappresentati.
Questo impegno rafforza la sua posizione come artista che non si limita a raccontare sé stesso, ma diventa portavoce della sua comunità. La finale a Sanremo Giovani con Emigrato è l'ulteriore conferma del suo percorso in continua evoluzione.