L’Oklahoma City non sta semplicemente vincendo: sta ridefinendo il concetto di superiorità nella NBA contemporanea.
La travolgente vittoria interna nell'ambito dei quarti di finale contro i Phoenix Suns oltre ad aver consegnato ai Thunder la semifinale di NBA Cup a Las Vegas contro gli Spurs ha di fatto certificato che questa squadra sta viaggiando a un livello statistico mai raggiunto nella storia della franchigia e raramente sfiorato in tutta la lega.
Dall’avvio stagionale ai margini di successo, passando per le serie individuali, OKC sta attraversando un territorio inesplorato.
Di seguito una panoramica dei record che stanno costruendo la narrazione di una stagione potenzialmente storica.
La 24ª vittoria nelle prime 25 partite non è soltanto una statistica impressionante: è un dato che proietta i Thunder in una conversazione riservata quasi esclusivamente ai leggendari Golden State Warriors del 2015-16. Solo quella squadra — capace poi di chiudere con 73 successi in regular season — era partita con un ritmo paragonabile, infilando 24 successi di fila prima della prima sconfitta.
OKC si ritrova oggi affiancata a uno degli standard più alti mai registrati in NBA: un segnale concreto che ciò che stiamo osservando non è un fuoco di paglia, ma la costruzione di una macchina vincente.
La striscia aperta di 16 vittorie consecutive segna un nuovo primato nella storia della franchigia. Un anno fa OKC si era fermata a 15 — e quella stagione era poi culminata con il titolo NBA.
Ritoccare quel limite così presto nella nuova annata suggerisce un livello di maturità e continuità che raramente appartiene a un gruppo così giovane. È la conferma che i Thunder non stanno soltanto ripetendo il successo dell’anno scorso: lo stanno superando.
Se il record W-L racconta una parte della storia, lo scarto medio con cui OKC vince le partite dice molto di più.
La scorsa stagione i Thunder avevano già fissato un primato storico con un margine medio di +12.9, il più alto mai registrato in NBA. Quest’anno quel dato è stato spinto fino a un surreale +17.5 nelle prime 25 gare.
Un valore enorme, che quasi doppia — e ridimensiona — il +13.9 dei Celtics 2007-08, fino ad oggi il riferimento nelle partenze di stagione più dominanti dell’era moderna.
Per il secondo anno consecutivo, OKC ha già messo insieme 17 vittorie con scarto in doppia cifra nelle prime 25 sfide. Nella storia recente solo i Celtics del 2007-08 avevano fatto meglio (19).
E poi c’è il dato più eclatante: il +53 rifilato ad un certo momento della patta ai Suns, la vittoria più larga registrata in tutta la NBA in questa stagione. Un margine che surclassa persino il +44 massimo visto in tutto lo scorso campionato, a testimonianza di una squadra che spesso chiude la partita molto prima dei minuti finali.
Shai Gilgeous-Alexander continua a riscrivere la sua personale scalata ai giganti della NBA. Contro Phoenix gli sono bastati 27 minuti per mettere a referto 28 punti e allungare a 96 la serie di partite consecutive da almeno 20 punti.
Ha già superato una delle due celebri strisce di Wilt Chamberlain, quella da 92 gare. Ora davanti a lui rimane solo l’altra, la più lunga: 126 partite tra il 1961 e il 1963.
Entrare nel territorio dei record di Wilt non è qualcosa che capita per caso. È un segnale della continuità e della grandezza che SGA sta costruendo giorno dopo giorno.
Dati, margini, costanza, dominio: ogni indicatore racconta lo stesso concetto. I Thunder non stanno solo vincendo, ma stanno tracciando una nuova mappa del potere nella NBA.
E se questo è solo l’inizio, il resto della stagione potrebbe trasformarsi in un viaggio dentro un nuovo standard di eccellenza.