Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha intensificato le critiche alla manovra di bilancio 2026 alla vigilia dello sciopero generale proclamat o per domani, venerdì 12 dicembre 2025.
In un'intervista rilasciata a Repubblica, ha definito la mobilitazione un atto sociale e politico contro le politiche del Governo Meloni, chiedendo un aumento dei salariali, pensioni dignitose e un fisco più equo.
Landini ha descritto lo sciopero come necessario per "aumentare i salari e le pensioni".
L'obiettivo che si pone la Cgil è quello della restituzione di 25 miliardi di tasse in più pagati negli ultimi tre anni da 38 milioni di lavoratori e pensionati a causa del drenaggio fiscale.
Landini, quindi, ha attaccato la manovra definiendola "d'austerità, che non serve al Paese", mirata solo a ridurre il deficit sotto il 3% per ottenere margini elettorali e finanziare l'industria delle armi, ma nello stesso tempo ignorando le crisi industriali in settori chiave come la siderurgia, l'automotive e la chimica.
Il leader Cgil, inoltre, ha rivendicato politiche per la casa, contro la precarietà, i subappalti e le morti sul lavoro, proponendo un contributo di solidarietà dell'1,3% sui redditi netti oltre i due milioni di euro annui per 500mila italiani. Ne verrebbe fuori un tesoro da 26 miliardi.
Ma Landini si è detto anche a favore dell'abolizione della flat tax. Per lui, il fisco deve essere sempre e comunque graduale.
Sulla patrimoniale, poi, dopo l'ultimo monito di Mattarella affinché tutti i salari siano dignitosi, l'ha messa così:
Landini ha accusato il Governo Meloni di scelte regressive, con tagli alla spesa sociale in scuola, sanità e giustizia, senza assunzioni nella Pa e con un terzo degli insegnanti precari, favorendo condoni e privatizzazione dello Stato sociale.
Inoltre, come nell'incontro del 10 ottobre a Palazzo Chigi, presente solo il ministro Giorgetti, ha confermato l'orientamento governativo verso il riarmo e l'assenza di politiche industriali vere.
ha dichiarato.
E sulle recenti polemiche ad Atreju 2025, l'evento in corso a Roma di Fratelli d'Italia?
Landini è stato bollato come "livoroso" per frasi critiche come "Giorgia Meloni è una cortigiana", giudicate volgari dagli organizzatori, evidenziando il clima di scontro tra sindacato e maggioranza.
E lui, quest'anno, non è stato invitato...
Lo sciopero, ha tenuto a dire Landini, in tal senso, mira anche a ridare voce al mondo del lavoro e fiducia alla democrazia, contrastando disuguaglianze e non-voto.