11 Dec, 2025 - 12:28

Meloni testa d’ariete Usa in Europa? Le rivelazioni del sito Defense One sulla strategia Trump

Meloni testa d’ariete Usa in Europa? Le rivelazioni del sito Defense One sulla strategia Trump

Esisterebbe una versione precedente, più ampia, del Documento di Strategia di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti che, la scorsa settimana, ha certificato il disimpegno americano dalla difesa dell’Europa – considerata persino a rischio di “estinzione di civiltà” – e la reticenza degli Usa a ulteriori espansioni della Nato.

In questo testo, esaminato e reso noto dal sito statunitense Defense One, sarebbe articolato in modo ancora più dettagliato il “Make Europe Great Again”, l’approccio americano al vecchio Continente firmato da Donald Trump all’insegna dell’America First. Un ruolo fondamentale, in questo disegno, sarebbe svolto proprio dall’Italia, individuata come partner privilegiato da “allontanare dall’Unione Europea”.

Il ruolo dell’Italia nella strategia Usa contro l’Europa

Non solo l’Italia sarebbe coinvolta in questo progetto: insieme al nostro Paese, sarebbero incluse anche Austria, Ungheria e Polonia. L’obiettivo sarebbe espresso con chiarezza: la Casa Bianca intenderebbe infatti “lavorare di più insieme a questi Paesi con l’obiettivo di allontanarli dall’Unione europea”.

A tal fine, la strategia proporrebbe di sostenere “partiti politici, movimenti e figure del mondo intellettuale e culturale” che promuovono i principi di “sovranità” e la necessità di “preservare e restaurare modi di vita tradizionali europei, pur rimanendo filo-americani”.

La necessità di questa azione partirebbe dalla premessa già contenuta nel documento firmato da Trump la scorsa settimana: il rischio di estinzione della civiltà europea, prossima a soccombere a causa di se stessa, in particolare per le sue politiche migratorie e per la “censura alla libertà di pensiero”.

La posizione della premier Meloni tra Usa e Bruxelles

L’identikit degli interlocutori ideali della Casa Bianca nel progetto di indebolimento dell’Unione europea sembra coincidere, in Italia, con il profilo della premier Giorgia Meloni e del suo partito, Fratelli d’Italia.

Dall’avvio del secondo mandato di Trump, tra le continue oscillazioni del presidente e la politica apertamente aggressiva verso l’Europa – dai dazi alla gestione del dossier Ucraina – la presidente del Consiglio ha cercato di mantenersi vicina a Washington, evitando di sconfessare apertamente il presidente e cercando di ritagliarsi un ruolo di ponte tra lui e i leader europei, pur con evidenti difficoltà.

Le posizioni e le parole durissime riservate da Trump all’Europa – le più recenti, sul rischio di estinzione, contenute proprio nel Documento di Strategia Nazionale – hanno reso la posizione della premier spesso precaria, contribuendo a dare l’impressione che la leader fosse sempre distante dai membri del cosiddetto “gruppo dei volenterosi” – Macron, Starmer e Merz – che continuano a difendere strenuamente l’Ucraina e l’Europa. 

Una strategia, quella della premier Meloni, i cui movimenti continuano a essere attentamente osservati, mentre ci si chiede come e quando, in questo processo di allontanamento senza precedenti tra Usa ed Europa, la presidente del Consiglio sarà chiamata a prendere una posizione definitiva, pro-Trump o pro-Bruxelles.

Trump e la fine dell’egemonia globale americana

La versione del Documento di Strategia Nazionale esaminata da Defense One non si limiterebbe ad aggiungere elementi al controverso rapporto con l’Europa. Un punto saliente, ad esempio, sarebbe quello che certificherebbe la fine dell’ambizione egemonica degli Usa sul mondo, cardine della politica estera statunitense dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

“L’egemonia è la cosa sbagliata e non è stata raggiungibile”, sarebbe stato messo nero su bianco. Anziché puntare al dominio dell’intero mondo, la nuova traiettoria, all’insegna dell’America First, si baserebbe sull’assunto che “gli affari degli altri Paesi” siano una preoccupazione statunitense solo se minacciano direttamente gli interessi di Washington. Un principio che, a ben vedere, sembra guidare oggi il disimpegno americano nei confronti dell’Europa.

Pur senza rinunciare a un ruolo prioritario nel mondo, gli Usa accetterebbero il ruolo di “campioni regionali”, come Russia e Cina, per il mantenimento della pace e il perseguimento di interessi comuni.

La smentita della Casa Bianca

La Casa Bianca ha negato l’esistenza di questa versione del Documento di Strategia Nazionale. “Non esiste alcuna versione alternativa, privata o classificata”, ha dichiarato a Defense One la portavoce Anna Kelly. “Il presidente Trump è trasparente e ha firmato una sola Strategia di Sicurezza Nazionale, che indica chiaramente al governo degli Stati Uniti di attuare i principi e le priorità da lui definiti.” Al momento, neppure Palazzo Chigi ha rilasciato commenti.

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