Aveva affermato di aver trovato la madre senza vita in casa, deceduta a causa di una caduta accidentale: le indagini avevano poi rivelato tutt'altro, ossia un feroce omicidio.
La Corte d'Assise di Milano ha emesso una sentenza durissima nei confronti di Pietro Federico Crotti, 47enne con un passato di dipendenze da droga e alcol: è stato infatti condannato all'ergastolo per omicidio pluriaggravato.
La madre Piera Stefanina Riva, 75 anni, è stata uccisa nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2025 nell'appartamento di via Wildt nel quartiere Lambrate a Milano.
I giudici, presieduti da Antonella Bertoja, hanno accolto integralmente la richiesta del pm Giancarla Serafini, riconoscendo la premeditazione, ma scartando le attenuanti generiche chieste dalla difesa.
Crotti, padre di due figlie minorenni, aveva precedenti per aggressioni e dipendenze. Secondo quanto emerso, la vittima, sola con il figlio dopo la morte del marito per cancro, viveva in un clima di tensione cronica.
La sentenza, oltre al carcere a vita, ha incluso la sospensione della potestà genitoriale sulle figlie e la confisca di tutti i beni, tranne l'appartamento di via Wildt, che sarà restituito agli eredi. Le motivazioni saranno depositate entro 60 giorni.
Secondo quanto emerso dalle indagini, nella notte tra il 12 e il 13 gennaio, Crotti ha stretto una cintura intorno al collo della madre fino a causarne la morte per asfissia, dopo anni di litigi e interventi delle forze dell'ordine per maltrattamenti.
Invece di chiamare subito i soccorsi, l'uomo ha orchestrato una falsa scena del crimine. Ha posizionato il corpo come se fosse caduto accidentalmente, ha ripreso video e foto con il cellulare fingendo disperazione, e ha raccontato ai carabinieri la versione di un malore improvviso. Al 118 aveva invece raccontato di non aver toccato il cadavere.
Intercettazioni ambientali nella sua auto hanno catturato una confessione a un amico: "L'ho soffocata". Decisiva anche l'autopsia sul corpo dell'anziana.
Le indagini della Squadra Mobile hanno svelato un piano studiato. Dieci giorni prima, Crotti aveva riscattato una polizza vita della madre di 100mila euro, mentre il giorno dell'omicidio aveva alzato il massimale delle operazioni bancarie.
Inoltre, poche ore dopo la morte dell'anziana, ha prelevato e trasferito 30mila euro dal conto della vittima al suo. Il 28 dicembre aveva registrato un video in cui avrebbe cercato di precostituirsi una motivazione plausibile per la morte della madre, affermando che assumeva diversi medicinali.
La difesa, con l'avvocato Carmelo Scambia, aveva ipotizzato un raptus legato a disturbi psichiatrici e chiesto perizie, ma la Corte ha escluso infermità mentale, aggravando il quadro con la premeditazione.