Il duello industriale più spettacolare del 2025 non arriva da Hollywood… ma riguarda Hollywood.
A contendersi la storica Warner Bros. ci sono Netflix e Paramount, impegnate in una battaglia che sembra uscita da una serie drammatica da binge-watch compulsivo: offerte rilanciate, acquisizioni ostili, penali miliardarie, investitori che cambiano schieramento e perfino commenti politici che incendiano la scena.
È l’intrattenimento sull’intrattenimento - e sì, negli ultimi mesi ha tenuto banco quanto una première di "Barbie". Ma cosa sta succedendo davvero? Chi sta vincendo? E soprattutto: qual è l’esito migliore per consumatori, industria e futuro dello streaming?
La vendita della Warner Bros. Discovery è partita come un normale processo di acquisizione… e si è trasformata velocemente in un braccio di ferro tra colossi.
Prima sembrava una partita chiusa: Netflix aveva già raggiunto un accordo ufficiale per comprare WBD per 82,7 miliardi di dollari, con un mix di contanti e azioni.
I consigli di amministrazione di entrambe le aziende avevano dato l’ok, Netflix aveva piazzato una penale-scudo da 5,8 miliardi in caso di fallimento, e tutto lasciava pensare che la storia fosse fatta. Ma Paramount non è rimasta a guardare.
Dopo la sua fusione con Skydance, la nuova Paramount Skydance Corp ha sfoderato il colpo di scena: un’acquisizione ostile con un’offerta da 30 dollari per azione, per un totale di oltre 108 miliardi di dollari (debito incluso). Un upgrade pesante rispetto alla loro precedente offerta da 20 dollari, mai accettata da WBD.
La mossa ha scosso tutto: Bloomberg ha riportato che la vendita non si chiuderà nel 2025, ma si trascinerà fino al 2026, con mesi di incertezza, rilanci e tatticismi.
La Warner Bros. ha dieci giorni lavorativi per rispondere all’offerta ostile, ma con una clausola fondamentale: se decidesse di abbandonare l’accordo con Netflix, dovrebbe pagare allo streamer una penale da 2,8 miliardi di dollari. Una cifra che pesa come un macigno sulle strategie del board.
Paramount però non ha alcuna intenzione di mollare. Fonti del settore parlano di piani per:
Insomma, c’è materiale per una stagione intera. La differenza tra le offerte non è altro, quindi, che due visioni completamente opposte della produzione e fruizione di film, serie tv e prodotti in generale.
Il cuore della battaglia non sta solo nei numeri, ma in ciò che Netflix e Paramount vogliono realmente acquistare - e in come cambierebbero l’industria.
Netflix punta allo studio cinematografico e a HBO Max, mentre i canali via cavo - CNN, Food Network, Cartoon Network - verrebbero scorporati in un’altra entità.
Questo perché lo streamer non ha interesse nella tradizionale TV lineare. L’obiettivo ufficiale? "Ampliare i canali di distribuzione, anche cinematografici", come ha dichiarato il CEO Ted Sarandos.
Netflix ha promesso di mantenere un flusso costante di film Warner al cinema, soprattutto per i titoli-evento. Un messaggio che rassicura gli esercenti e una parte di Hollywood ancora molto legata al big screen.
L’accordo, però, deve passare attraverso 12-18 mesi di approvazioni regolamentari e la concorrenza degli altri studios griderà sicuramente al rischio monopolio.
Paramount, invece, vuole tutto il gruppo WBD: studio, HBO Max e canali via cavo. Il piano è di creare un unico colosso integrato con Paramount+, Showtime, CBS, Nickelodeon e le reti Discovery. Ma questo comporterebbe:
Secondo gli analisti, un takeover di Paramount porterebbe a licenziamenti massivi, soprattutto tra marketing, distribuzione, team tecnici e divisioni streaming duplicate. Una situazione simile a quella della Disney dopo la fusione con la 20th Century.
C’è anche un nodo tecnico che pesa: la valutazione delle reti cable. WBD le valuta 3-4 dollari per azione, Paramount solo 1 e questo gap crea frizioni non da poco.
Infine, il coinvolgimento degli investitori internazionali - incluso il fondo sovrano saudita - e dei legami politici via Affinity Partners di Jared Kushner aggiunge un livello di complessità che Netflix non ha.
Chi offre davvero l’esito migliore per Hollywood e per il pubblico? Questa è la domanda che tutti si stanno facendo. E sorprendentemente, la risposta è più chiara di quanto sembri.
Nessuno scenario è perfetto, ma quello di Netflix - secondo numerosi analisti del settore - è considerato il male minore per l’industria.
Ecco perché:
Con entrambe le offerte, HBO Max finirà fuso con un’altra piattaforma. Inevitabilmente, questo significherà:
La differenza? Con Netflix, HBO Max diventerebbe parte di un ecosistema già dominante nello streaming.
Con Paramount, invece, si unirebbe a Paramount+, creando l’ennesimo mega-servizio con forte sovrapposizione di contenuti e brand.
Gli analisti temono che la seconda opzione sarebbe un caos più difficile da sistemare.