Perché la Lituania ha dichiarato lo stato di emergenza: crescono le tensioni con la Bielorussia

La Lituania entra in stato di allerta dopo una serie di incursioni nello spazio aereo nazionale con palloni meteorologici provenienti dalla Bielorussia. La misura emergenziale evidenzia come il confine lituano sia al centro di crescenti tensioni regionali nel contesto della sicurezza del Baltico.

La Lituania dichiara lo stato di emergenza

Il 9 dicembre 2025, la Lituania ha dichiarato lo "stato di emergenza" per rispondere ad una serie di incursioni nello spazio aereo nazionale effettuate con palloni meteorologici provenienti dalla Bielorussia, considerate da Vilnius una forma di “attacco ibrido” che minaccia la sicurezza interna e il traffico aereo civile.

Negli ultimi mesi, centinaia di palloni aerostatici, spesso usati per il contrabbando di sigarette, hanno attraversato il confine dalla Bielorussia, costringendo più volte alla chiusura temporanea dell’aeroporto di Vilnius e alla deviazione di voli civili.

Le autorità lituane ritengono che questi mezzi siano oggi almeno in parte coordinati o tollerati dai servizi di sicurezza bielorussi, trasformando un fenomeno di contrabbando in uno strumento di pressione politica e destabilizzazione.

Il ruolo delle forze armate e la risposta di Vilnius

Questa misura emergenziale permette l’impiego dei militari a supporto della polizia e delle guardie di frontiera per pattugliamenti.

Secondo i dati diffusi dalle autorità, nel 2025 sarebbero entrati nello spazio aereo lituano circa 600 palloni legati al contrabbando e quasi 200 droni, numeri che hanno convinto il governo che le sole forze civili non fossero più sufficienti a garantire il controllo del confine.

Tensione con Minsk e ricadute regionali

Alla fine del mese di ottobre, Vilnius ha chiuso due valichi di frontiera con la Bielorussia per tre settimane e ha rafforzato le misure di controllo, provocando una risposta speculare da parte di Minsk che ha limitato la circolazione dei camion lituani sul proprio territorio, lasciando centinaia di mezzi bloccati.

Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, respinge le accuse, affermando che la Lituania sta esagerando gli incidenti con i palloni dei contrabbandieri. Ha inoltre sottolineato che Minsk non vuole la guerra con i propri vicini:

Vogliono combattere contro di noi? Non abbiamo bisogno della guerra. Sono convinto che nemmeno il popolo lituano abbia bisogno della guerra. Né i polacchi, i lettoni e gli estoni.

La crisi sui palloni si inserisce in un quadro più ampio di tensioni tra Lituania e Bielorussia, legate alla guerra russa in Ucraina e alla sicurezza del fianco orientale dell’Alleanza Atlantica.