Mercoledì 10 dicembre 2025, Rai 1 propone in prima serata un evento televisivo di portata straordinaria: Pietro - Un uomo nel vento di Roberto Benigni. Questo monologo inedito celebra la figura di San Pietro in occasione della conclusione del Giubileo.
La performance, unica nel suo genere, è stata registrata in un luogo eccezionale, al cuore di Città del Vaticano, promettendo di essere un ritratto sorprendente e commovente del primo degli Apostoli. Lo show, che attinge alle Sacre Scritture, è atteso per la sua capacità di coniugare spiritualità e l'arte narrativa del Premio Oscar.

Lo show Pietro - Un uomo nel vento non è trasmesso in diretta, ma è un evento televisivo registrato, definito una prima mondiale, che andrà in onda mercoledì 10 dicembre alle 21:30 su Rai 1, Rai Radio 3 e RaiPlay. La produzione è frutto di una collaborazione tra "Stand by me" e "Vatican Media", con distribuzione a cura di Fremantle.
L'unicità dell'evento risiede nella sua location: il monologo è stato interamente registrato all'interno di Città del Vaticano. La narrazione prende avvio dall'interno della Basilica di San Pietro, prosegue nei Giardini Vaticani e termina nella Necropoli Vaticana, un percorso suggestivo attraverso luoghi che custodiscono la memoria dell'Apostolo.
Il monologo si presenta come una riflessione commossa e sorprendente sulla vita di Pietro, l'uomo a cui Gesù Cristo affidò la sua Chiesa e la missione di "aprire o chiudere le porte del Paradiso". Benigni ha espresso un legame profondo con il personaggio, arrivando a dire: «Mi sono innamorato di Pietro. Completamente».
L'attore toscano, noto per la sua capacità di essere un comunicatore sia colto che popolare, traccia un ritratto estremamente umano di Pietro, descrivendolo come una figura vicina all'uomo comune: «Pietro è proprio come noi».
Lo dipinge come un uomo che «si arrabbia, agisce d’impulso, sbaglia, fraintende, piange, ride, si addormenta, soffre, gioisce e si lascia commuovere». Benigni sottolinea anche l'aspetto giovanile della storia, ricordando che Pietro e Gesù si conobbero quando erano entrambi poco più che ragazzi.

Il monologo di Benigni ripercorre la vita misteriosa ed epica di Pietro, il primo degli Apostoli. In realtà chiamato Simone, era un pescatore sposato e fu il primo, insieme al fratello Andrea, a essere chiamato da Gesù per diventare un "pescatore di uomini".
Nonostante il suo carattere impetuoso e la sua tendenza ad agire d'impulso, Pietro fu scelto da Cristo come la "pietra" su cui edificare la sua Chiesa. La narrazione tocca momenti chiave dell'agiografia cattolica, come la sua prigionia nel Carcere Mamertino a Roma e il suo martirio.
Pietro morì durante le persecuzioni di Nerone, chiedendo di essere crocifisso a testa in giù per non sentirsi degno di morire come Gesù. L'evento televisivo si inserisce in un contesto più ampio di riscoperta della figura dell'Apostolo: la narrazione di Benigni sull'esperienza del Pietro evangelico si affianca alla memoria materiale custodita in Vaticano.
È un viaggio che unisce la fede all'arte della parola, celebrando un uomo che, pur nella sua fragilità, è diventato il simbolo della Chiesa.
L'evento è un esempio di come il servizio pubblico, secondo le dichiarazioni dell'amministratore delegato Rai, voglia andare oltre la contingenza per riscoprire e meditare la "storia umana" e la "bellezza fragile". Un libro tratto dal monologo di Benigni è previsto in uscita l'11 dicembre.
Questo nuovo progetto di Benigni sul piccolo schermo verrà premiato dal punto di vista degli ascolti oppure no? In termini di Auditel le aspettative sono davvero alte, tuttavia è impossibile mettere la mano sul fuoco in merito al successo della trasmissione.