Andrej Babis torna primo ministro della Repubblica Ceca dopo la vittoria elettorale di ottobre. Il leader del partito populista ANO prepara un governo con SPD e Automobilisti, puntando su politiche sovraniste e anti-immigrazione, con possibili ripercussioni sulle alleanze europee.
Andrej Babis è stato nominato primo ministro della Repubblica Ceca dal presidente Petr Pavel. Il leader del partito populista ANO torna così a ricoprire questo incarico dopo quattro anni trascorsi all’opposizione.
Il nuovo governo Babis dovrà ancora essere formalmente costituito. Tuttavia, si prevede che sarà composto non solo dai membri dell’ANO, ma anche dal partito di estrema destra SPD e dal partito populista Automobilisti. Babis assumerà ufficialmente il potere dopo la formazione del gabinetto, prevista per il 15 dicembre.
Alle elezioni parlamentari di ottobre, il partito di Babis ha ottenuto il 34,52 per cento dei voti, segnando una vittoria netta e riportandolo al centro della scena politica nazionale.
Babis punta a portare avanti una politica sovranista e anti-immigrazione, criticando ripetutamente le istituzioni europee. Il primo ministro ha dichiarato la volontà di opporsi alle politiche migratorie dell’Unione Europea.
Durante la campagna elettorale, Babis aveva anche promesso di ridurre gli aiuti militari all’Ucraina. Ha affermato che il nuovo governo potrebbe interrompere l’iniziativa sulle munizioni gestita dalla Repubblica Ceca, che coordina la fornitura di munizioni di grosso calibro all’Ucraina provenienti da diversi paesi.
Si prevede che il gabinetto del nuovo governo Babis sarà formato prima del vertice dei leader dell’Unione Europea del 18 dicembre, un appuntamento cruciale durante il quale verrà discussa la questione del prestito all’Ucraina.
Dopo la vittoria dell’ANO, il presidente ceco ha sospeso la nomina di Babis a primo ministro fino a quando non ha accettato di cedere la gestione del suo vasto conglomerato chimico e alimentare, Agrofert, a dirigenti indipendenti. La misura era volta a garantire una netta separazione tra gli interessi politici e le attività imprenditoriali personali.
Il premier ungherese, Viktor Orban, ha accolto positivamente il ritorno di Babis, affermando che “un vecchio alleato è tornato”. Gli oppositori temono che il ritorno al potere di Babis possa rafforzare le alleanze tra i paesi del gruppo di Visegrad, portando a legami più stretti con leader come Orban in Ungheria e Robert Fico in Slovacchia, con possibili ripercussioni sulle dinamiche politiche europee.
Tuttavia, mentre molti osservatori sottolineano le somiglianze tra Babis e Orban, alcuni analisti vedono Babis più come un politico guidato da un pragmatismo imprenditoriale che da una linea ideologica chiara.
Andrej Babis, laureato in economia, ha fondato il partito ANO nel 2011. Ha ricoperto la carica di ministro delle Finanze dal 2014 al 2017, prima di essere rimosso a seguito di varie controversie. Successivamente, è stato primo ministro dal 2017 al 2021.
Nel 2023 Babis ha partecipato alle elezioni presidenziali, ma è stato sconfitto al secondo turno dal presidente attuale, Petr Pavel.