Si è conclusa con un epilogo positivo la vicenda legata alla scomparsa di Gamal Abdel Naby Elkady, il diciottenne che si era allontanato da casa a Roma il 3 dicembre 2025.
L’assenza improvvisa del giovane aveva destato grande preoccupazione nei familiari, che non riuscivano a mettersi in contatto con lui sin dal momento dell’allontanamento.
A seguito della denuncia presentata, le autorità competenti, affiancate dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, avevano avviato ricerche immediate e diffuso diversi appelli pubblici nella speranza di ottenere segnalazioni utili.
Tag24 ha intervistato in esclusiva un referente dell'associazione per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
A confermarlo è lo stesso Comitato, che tramite comunicazione ufficiale fa sapere che il ragazzo è stato individuato e messo in sicurezza.
«Gamal è stato ritrovato ed è in buone condizioni, ha potuto riabbracciare la famiglia ed è stato accompagnato presso la sua abitazione», comunica il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Siamo lieti di informare che sta bene, ha parlato con la madre, il padre e i parenti più stretti e la situazione si è conclusa positivamente».
«I primi da ringraziare sono i militari e le forze dell’ordine, che hanno condotto le ricerche con professionalità e tempestività».
«Un sentito ringraziamento va anche a tutte le persone che, tramite i social network, hanno condiviso l’appello e segnalato informazioni ritenute utili».
«La collaborazione dei cittadini resta fondamentale in casi come questo».
«Ci auguriamo che questo sia l’ultimo episodio di allontanamento: dietro ogni scomparsa c’è una famiglia che vive giorni di angoscia, amici e conoscenti in attesa di notizie», conclude il referente.
«Ora l’importante è che Gamal possa tornare alla sua quotidianità, lasciandosi alle spalle questo momento di difficoltà».

Secondo quanto ricostruito dal Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, nei giorni precedenti alla risoluzione del caso si era appreso che Gamal aveva avuto un diverbio con alcuni familiari e, subito dopo, si era allontanato da casa interrompendo ogni tipo di comunicazione.
Il silenzio prolungato aveva destato profonda preoccupazione nei parenti e nei volontari impegnati nelle ricerche, che avevano temuto per le sue condizioni e sperato che il ragazzo si mettesse quanto prima in contatto con i propri cari per rassicurarli.
Le forze dell’ordine avevano lavorato affinché il giovane potesse essere individuato e riaccompagnato dalla famiglia, con la speranza che la situazione si risolvesse rapidamente e senza conseguenze.