09 Dec, 2025 - 15:33

Dietro le quinte della seconda stagione di "Percy Jackson": cosa sapere

Dietro le quinte della seconda stagione di "Percy Jackson": cosa sapere

Quando si parla di "Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo", la prima stagione ha stabilito uno standard altissimo: milioni di fan conquistati, oltre tre miliardi di minuti di visione su Disney+ e una rivisitazione della mitologia greca che ha fatto battere forte il cuore agli appassionati di Rick Riordan.

Ma la seconda stagione non è solo un sequel: è un salto nella leggenda, con cast rinnovato, set epici e una produzione che sfida le aspettative. Tra location reali, scene d’azione mozzafiato e il ritorno dei semidei più amati, il dietro le quinte di questa stagione racconta una storia a parte, fatta di passione, impegno e un pizzico di magia hollywoodiana.

Il cast principale - Walker Scobell nei panni di Percy, Leah Jeffries come Annabeth e Aryan Simhadri in quelli di Grover - torna sul set con una nuova energia, mentre nuovi arrivati come Daniel Diemer, interprete di Tyson, portano freschezza e dinamismo.

Ogni scena, ogni dialogo e ogni battito di cuore sullo schermo riflettono settimane di prove, preparazione e lavoro dietro le quinte, mostrando come la serie sia diventata un fenomeno culturale per tutte le età. Ma cosa si nasconde dietro il sipario? In attesa del debutto su Disney+, ecco tutto quello che c'è da sapere sulla seconda stagione di "Percy Jackson".

"Percy Jackson": seconda stagione da hype alle stelle

Il ritorno sul set della seconda stagione di "Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo" è stato un vero e proprio viaggio epico. Dopo il successo clamoroso della prima stagione su Disney+, gli occhi del mondo erano puntati su Vancouver, dove il cast ha ripreso i ruoli dei semidei più famosi del piccolo schermo.

Walker Scobell, Leah Jeffries e Aryan Simhadri hanno raccontato un’esperienza completamente diversa dalla prima stagione: set più grandi, posta in gioco più alta e una pressione costante, ma con il brivido dell’avventura sempre vivo. Scobell ha ammesso che tornare nei panni di Percy non è stato immediato: "Sembra quasi una seconda prima stagione. È così diversa, e io sono così diverso da com’ero allora".

Anche Simhadri, nei panni di Grover, ha condiviso il nervosismo iniziale, spiegando che l’intensità delle riprese rispecchiava quella della storia sullo schermo: missioni più pericolose e sfide più grandi. Ma la presenza dei dirigenti Disney sul set ha acceso una scintilla creativa: tutti hanno voluto dare il massimo, spinti dal desiderio di rendere felici milioni di fan in tutto il mondo.

Rick Riordan, creatore dei libri e produttore esecutivo della serie, ha sottolineato come il progetto sia una celebrazione del successo di vent’anni di libri, trasformati finalmente in un live-action fedele e avvincente. La sua presenza sul set ha dato al cast un punto di riferimento, conferendo autenticità e passione alle interpretazioni.

Set e location reali da capogiro

La seconda stagione ha segnato un cambio di passo nella produzione: dagli effetti digitali della prima stagione, la squadra ha scelto di puntare su set pratici e location reali, soprattutto per le sequenze de "Il Mare dei Mostri". Dal lussuoso yacht Princess Andromeda alla nave da guerra Ironclad, ogni dettaglio è stato curato per trasportare il pubblico direttamente nel cuore della mitologia greca.

Daniel Diemer, interprete di Tyson, ha raccontato come queste location abbiano risvegliato il suo amore infantile per i fantasy:

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Su qualsiasi tipo di green screen, può sembrare stupendo, ma a me sembra automaticamente più piccolo. Essere sul posto dà la sensazione di essere davvero in un’avventura con Percy e la sua banda

Anche Walker Scobell ha evidenziato come la praticità dei set abbia migliorato le piccole sfumature dell’interpretazione, aumentando l’intensità delle scene senza effetti speciali artificiali. Le riprese sul mare hanno richiesto impegno fisico e attenzione costante: temperature estreme, scenografie dettagliate e scene di azione complesse hanno messo alla prova gli attori.

Leah Jeffries, nei panni di Annabeth, ha ricordato le difficoltà nel girare le scene con le Sirene, alternando acqua gelida e acqua bollente, ma ha sottolineato che queste sfide hanno contribuito a far crescere il personaggio sullo schermo, rendendolo più realistico e coraggioso.

Anche gli stunt e le acrobazie sono stati curati nei minimi dettagli: Daniel Diemer è stato messo alle fiamme più volte per alcune sequenze, mentre Scobell e Simhadri hanno sperimentato tecniche di combattimento innovative per rendere l’azione più coinvolgente. Ogni scena è stata progettata per far sentire lo spettatore parte integrante dell’avventura.

Il cast e la chimica tra i protagonisti

Uno degli elementi chiave del successo della seconda stagione è la chimica tra i protagonisti. Walker Scobell, Aryan Simhadri e Leah Jeffries hanno ripreso i loro ruoli con maggiore sicurezza, esplorando la profondità dei personaggi e ampliando le relazioni sullo schermo.

Simhadri ha raccontato come il suo arco narrativo fosse stato pensato anche dietro le quinte: non solo interpretare Grover, ma imparare dai registi e persino fare pratica con la macchina da presa, per capire meglio la costruzione di una scena.

Charlie Bushnell, interprete di Luke, ha mostrato il lato più oscuro e complesso del suo personaggio, ora alleato di Kronos, mentre Dior Goodjohn ha approfondito il ruolo di Clarisse La Rue, rivelando motivazioni e segreti mai mostrati prima. Le interazioni con i genitori divini, come Poseidone e Atena, hanno dato ai giovani attori la possibilità di confrontarsi con interpreti più esperti, portando ulteriore autenticità e intensità emotiva sul set.

Anche Daniel Diemer, nuovo arrivato nel cast, ha sottolineato quanto fosse importante supportare i colleghi più giovani, diventando una guida sul set senza interferire con le dinamiche già consolidate. La collaborazione tra i protagonisti ha creato un ambiente di lavoro stimolante, in cui ognuno poteva esprimere idee creative e contribuire allo sviluppo della storia.

La seconda stagione, con le sue riprese complesse, gli effetti pratici e il cast affiatato, ha dimostrato che "Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo" non è solo un adattamento fedele dei libri, ma anche un prodotto televisivo curato nei minimi dettagli, pronto a conquistare una nuova generazione di fan.

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