09 Dec, 2025 - 13:57

Chi è Michele Lissia, il sindaco-pugile di Pavia che ha sfidato sul ring anche un suo consigliere

Chi è Michele Lissia, il sindaco-pugile di Pavia che ha sfidato sul ring anche un suo consigliere

Michele Lissia, 44 anni, nato a Tempio Pausania, in Sardegna, il 25 novembre 1981, è il sindaco di Pavia dal giugno 2024, eletto con il centrosinistra al primo turno con oltre il 53% dei voti.

Sardo di origine, ex pugile dilettante e dirigente d'azienda, rappresenta un profilo atipico nella politica locale: unisce passione sportiva, competenze accademiche e impegno amministrativo.

Lissia continua a distinguersi per la sua vicinanza ai cittadini. Ed è conosciuto sempre più come il sindaco-pugile. Tant'è che di recente si è battuto anche con un suo consigliere comunale.

Cosa sappiamo di Michele Lissia, il sindaco-pugile di Pavia

Michele Lissia si trasferì a Pavia nel 2000 per studiare. Nella città della certosa, si è laureato due volte: in Scienze Politiche e in Giurisprudenza. In più, ha arricchito il suo curriculum con un dottorato in Economia, Diritto e Istituzioni.

Ma non solo: prima di dedicarsi alla politica, ha vissuto all'estero a Dublino, Glasgow e Berlino; si è iscritto all'Albo dei Giornalisti nel 2008; ha lavorato in enti come Polis Lombardia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e Regione Piemonte, e poi è diventato dirigente operativo nel settore trasporti sanitari.

In politica dal 2013 con il Pd, è stato prima consigliere comunale, poi capogruppo dei dem e quindi segretario cittadino fino al 2023.​

Tuttavia, la sua grande passione è la boxe. Ha iniziato ad incrociare i guantoni a 14 anni. E sul ring si è sempre fatto rispettare: ha vinto i campionati regionali e interregionali sardi come peso welter intorno ai 18 anni, sfiorando il professionismo prima di concentrarsi sugli studi.

Oggi, oltre al pugilato, pratica vari sport, ama la musica (suona la chitarra) e usa la bici in città, promuovendo valori come disciplina e sacrificio che attribuisce proprio alla pratica del pugilato.

Come sindaco, in questo suo primo anno, ha dichiarato di aver ricevuto anche dei colpi duri da parare:

virgolette
Appena eletto, ho dovuto chiudere un ponte perché era necessario farlo, anche sapendo che avremmo provocato notevoli disagi. Uno inizia il programma pensando solo di migliorare rispetto al punto di partenza, invece ti arriva un montante che ti fa male...

ha dichiarato oggi al Corriere della Sera.

Perché l'ultimo combattimento l'ha fatto con un suo consigliere comunale

Il 6-7 dicembre scorsi, Lissia è tornato sul ring a Calangianus, in Sardegna, per un match-esibizione contro Davide Ottini, ex consigliere Pd e suo ex vicecapogruppo, in un evento con guantoni e colpi reali ma senza rischi seri.

Dieci anni fa, proprio Ottini gli spalancò le porte della politica. E ancora oggi sono grandi amici:

"Non ci faremmo mai del male"

ha chiarito Lissia, definendolo un incontro amichevole a margine di gare importanti.

E insomma: lo stile di Lissia è proprio quello di un "sindaco sportivo": promuove lo sport, è aperto alle critiche dei suoi concittadini e non teme nemmeno quelle dell'opposizione, né un eventuale "combattimento interno al Pd".

Amministrare una città come Pavia, per lui, significa affidarsi alla disciplina e alla voglia di riscatto sociale dei giovani. Sono questi, del resto, i valori appresi dal pugilato che applica anche in politica, dove regole e limiti sono spesso ignorati. 

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