Un lungo e ammaliante piano sequenza sulla missione di due giovani soldati britannici. Questo e molto altro è il film “1917”, diretto da Sam Mendes, ambientato durante la Prima guerra mondiale.
Uscito in Italia nel 2020, ha tra i protagonisti George MacKay e Dean-Charles Chapman, affiancati da Colin Firth, Benedict Cumberbatch, Mark Strong, Andrew Scott e Richard Madden.
La storia si ispira proprio ai racconti del nonno del regista, Alfred Mendes. “1917” è stato particolarmente apprezzato per la capacità che ha di immergere lo spettatore nelle scene, la fotografia di Roger Deakins e l'interessante uso del montaggio che è come se ci portasse direttamente nell'atroce tensione delle trincee, tra i crateri di fango e le città devastate dal conflitto.
Il film è ambientato il 6 aprile 1917 sul fronte occidentale, tra le campagne e le trincee della Francia settentrionale, dove l’esercito britannico sta preparando un grande attacco credendo che i tedeschi siano in ritirata.
I caporali William Schofield e Tom Blake ricevono l’ordine di attraversare il territorio “abbandonato” dal nemico per consegnare un messaggio a un reggimento avanzato: l’offensiva deve essere annullata perché si tratta di un’imboscata preparata dai tedeschi.
In quel battaglione c’è anche il fratello di Blake, questo non fa che rendere la missione ancora più disperata, perché c'è di mezzo anche una questione più personale.
Durante il viaggio, i due soldati attraversano trincee devastate, che ormai sembrano terra di nessuno. Tanti punti sono disseminati di cadaveri, fattorie abbandonate e villaggi ridotti in macerie. Si muovono in pericolo, si scontrano con mine, s'imbattono in cecchini e aerei abbattuti.
La missione è un percorso di sopravvivenza fisica e anche psicologica, nel quale ci vengono i brividi, perché sentiamo silenzio sospeso alternarsi alle catastrofiche esplosioni, cariche di violenza improvvisa, tipiche del primo conflitto mondiale.
Il tutto, mentre abbiamo la sensazione di vedere ogni momento in tempo reale grazie alla costruzione visiva in finto “piano sequenza”.
Ecco il trailer del film:
Nella parte finale del film, dopo una serie di perdite e imprevisti, la responsabilità di portare a termine la missione ricade interamente su Schofield, che deve raggiungere il battaglione pronto all’attacco e fermare l’offensiva all’ultimo momento.
La scena conclusiva lo vede correre lungo le trincee e poi in campo aperto sotto il fuoco dell’artiglieria e dei fucili, in uno dei momenti più spettacolari del film, mentre gli uomini stanno già avanzando verso la no man’s land.
Schofield riesce a raggiungere gli ufficiali, a convincere il colonnello a sospendere l’attacco e a consegnare il messaggio, salvando così i 1600 soldati, incluso il battaglione del fratello di Blake.
Poi rintraccia il fratello, lo informa del sacrificio di Tom e rimane solo, seduto appoggiato a un albero, e sfoglia le foto della sua famiglia: un finale che resta un po' sospeso, questo, e che ci mette in risalto il costo umano della guerra e il fatto che la sua missione, pur essendo stata un successo militare, lascia comunque l'amaro in bocca, gli strascichi, e un forte dolore a livello personale.
Sebbene la storia sia ambientata in Francia, “1917” è stato girato quasi interamente nel Regno Unito. Sono stati sfruttati paesaggi britannici che potessero ricostruire il fronte occidentale della Grande Guerra.
Tra le principali location di “1917” si possono elencare:
Il film "1917" andrà in onda stasera, 8 dicembre, in prima serata su Rai 2.